Matteo Salvini: da Mattarella ai migranti, le 5 frasi shock
"Pulizia etnica controllata", noccioline ai migranti, l'handicap di essere figli di genitori gay: ecco le provocazioni più corrosive del leader della Lega Nord
Matteo Salvini non perde occasione per affondare la parola nel veleno e tirarne fuori stoccate spiazzanti.
L'ultima rasoiata del leader della Lega Nord è stata contro il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, in occasione dell'anniversario della strage di minatori italiani in Belgio a Marcinelle, ha parlato di "generazioni di italiani" che "hanno vissuto la gravosa esperienza dell'emigrazione", "motivo di riflessione verso coloro che oggi cercano anche in Italia opportunità che noi trovammo in altri Paesi". Il leader del Carroccio ha tuonato sui social: "Mattarella paragona gli italiani emigrati (e morti) nel mondo ai clandestini mantenuti in Italia per fare casino? Si vergogni! Mattarella non parla a nome mio".
Salvini deve avere una predilezione nell'attacco alle più alte cariche dello Stato. Solo pochi giorni fa, il 3 agosto, si era scagliato contro l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. "Napolitano non dovrebbe essere intervistato, pagato e scortato, dovrebbe essere processato": aveva scritto su Twitter, in seguito all'intervista rilasciata a Repubblica dall'ex capo dello Stato sull'intervento in Libia ai tempi di Gheddafi.
Tra le tante dichiarazioni feroci e a gamba tesa del politico leghista, rievochiamo qui 5 uscite shock, che hanno generato rumorose polemiche.
1) Contro la memoria di Ciampi
Le istituzioni non piacciono molto a Salvini. Soprattutto le massime istituzioni. Alla morte di Carlo Azeglio Ciampi, nel settembre 2016, contro l'ex presidente della Repubblica Salvini disse:
"Politicamente parlando Ciampi è stato uno dei traditori dell'Italia e degli italiani. Uno dei complici della svendita dell'Italia e degli italiani ai poteri forti, ai massoni, ai banchiere e ai vecchi finanzieri".
2) Noccioline ai migranti
Sul tema a lui tanto caro dei migranti, Salvini ha avuto e ha in continuazione toni forti. Ricordiamo l'uscita di inizio gennaio. La sua soluzione? Dare ai migranti un sacchetto di noccioline:
"Bisogna salvare chiunque in mezzo al mare, ma poi riportarlo indietro. Bisogna scaricarli sulle spiagge, con una bella pacca sulla spalla, un sacchetto di noccioline e un gelato".
3) Campi rom da radere al suolo
Per il problema dei campi rom, nell'aprile 2015, Salvini ha una medicina tutta sua: le ruspe.
"Con un preavviso di sfratto di sei mesi, raderei al suolo i campi rom". E ancora: "Do un preavviso di sfratto di sei mesi e preannuncio la ruspa".
4) Sulle adozioni gay
Contrario a matrimoni e adozioni gay, nel 2015, prima che venisse approvata la legge unioni civili, ha spiegato a suo modo cosa capiterebbe - secondo lui - a un bambino in una coppia gay:
"Se cresce con genitori o un genitore gay, parte da un gradino più sotto. Parte con un handicap".
5) Pulizia etnica controllata
Nell'agosto 2016, al comizio di Ferragosto a Ponte di Legno, evoca addirittura la pulizia etnica:
"Quando saremo al governo polizia e carabinieri avranno mano libera per ripulire le città. La nostra sarà una pulizia etnica controllata e finanziata, la stessa che stanno subendo gli italiani, oppressi dai clandestini".
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