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(Ansa)
Politica

L'ultima del Pd? Non partecipare alle elezioni a Monza

Nessun candidato per le supplettive del senato, ma appoggio a Cappato. Oltre alle idee manca anche il coraggio

Quando pensi di averle viste e sentite tutte, beh il Pd riesce sempre a sorprenderti, come dimostra quanto sta avvenendo a Monza. Sotto L’arengario e la Corona Ferrea infatti è in corso una vicenda politica capace da sola di rappresentare lo stato di caos che regna nel Partito Democratico, nel suo segretario, nell’opposizione di sinistra.

La questione è molto semplice. Tra poco si deve tornare al voto per eleggere la persone che prenderà il posto in Senato lasciato libero dalla morte di Silvio Berlusconi. Il centrodestra ha scelto come candidato (unico) Adriano Galliani. È toccato poi a Marco Cappato scendere in campo, lui monzese doc, da anni leader dei Radicali e noto per le sue battagli sul suicidio assistito e non solo. Si aspettava quindi la scelta della sinistra, dell’opposizione a partire dal Pd e dal M5S.

Chi si aspettava una candidatura unica simbolo di quell’alleanza a sinistra di cui tanto si parla per contrastare il Governo Meloni ma che alla fine nei fatti è ben lontana dall’essere reale si è dovuto ricredere. Il Pd ha infatti scelto di appoggiare Cappato, ha scelto di non scegliere, di non partecipare alla lotta.

Inutile dire che Conte ed i suoi sono rimasti sorpresi e non l’hanno presa benissimo. Come non l’hanno presa bene i dirigenti locali dei dem che avevano altri nomi, piani, programmi e si vedono messi da parte dal Nazareno, da Elly Schlein in prima persona.

Perché si, la scelta è tutta del neo segretario che non ha mai nascosto di apprezzare le battaglie di Cappato ma che di fatto, pescando fuori dal suo partito e dalla sua coalizione racconta tutta la debolezza del Partito Democratico.

Da quello che si definisce il partito di vertice dell’opposizione infatti ci si aspetta un ruolo di leadership, di primo piano, di comando. Arrendersi alla sconfitta elettorale, appoggiandosi su una figura esterna come il caso di Cappato, racconta da sola come manchi la forza e forse anche un po’ di coraggio. E la percezione non è solo degli elettori o dei politici esterni. Anche dentro al Pd come dimostrato da alcune uscite di diversi leader in queste settimane, la situazione non è rosea.

E tutti guardano alle elezioni europee del prossimo anno. Se infatti la sconfitta di Monza viene data per scontata e quindi non creerebbe alcun danno, una pesante sberla nel voto per Bruxelles darebbe il via ad una resa dei conti interna di cui non si conosce il finale.

Forse non è un caso che il Pd si sia messo nelle mani di Cappato, forse il massimo esperto di suicidio assistito, anche politico…

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Andrea Soglio