Il Pd attacca sul "salario minimo" che ha ignorato quando era al Governo
Prodi, Letta, Renzi, Gentiloni, Conte bis. Esecutivi in cui i dem sono stati a Palazzo Chigi senza mai nemmeno parlare del salario minimo che oggi vogliono vendere come emergenza nazionale
Se c’è una cosa in cui il Partito Democratico non è secondo a nessuno è la capacità di restare al governo, spesso senza nemmeno aver vinto le elezioni. Basta infatti trovare una scusa a caso, come un’emergenza nazionale per costruire maggioranze senza alcuna logica di cui però i Dem sono sempre stati perno centrale.
Dal 2006 ad oggi quindi il Nazareno si è trovato a gestire diversi esecutivi: nel 2006 con il Prodi 2 a cui seguirono il Governo Letta (quello del “stai sereno”), poi Renzi, poi ancora Gentiloni ed infine con il Conte 2. In mezzo ci fu anche la parentesi “tecnica” di Monti e quella recente di “Draghi”. Insomma, negli ultimi 17 anni il Pd è stato colonna portante dei vari governi per la stragrande maggioranza del tempo, molto, molto più del centrodestra.
Fatti e numeri che ci portano oggi ad una considerazione semplice legata agli attacchi di oggi della sinistra alle scelte in campo economico-sociale del governo. Le critiche sulla stretta al Reddito di Cittadinanza e per il rinvio a settembre della discussione sul salario minimo sono legittime, ci mancherebbe. Quello che però oggi non ci si spiega è come mai, soprattutto a proposito della famosa questione del lavoro pagato almeno 9 euro l’ora, perché non siano intervenuti prima, perché non l’abbia fatta il Pd con uno dei suoi governi una legge ad hoc su questo?
Il governo Meloni ha idee diverse, progetti e concetti diversi con un obiettivo primario: la crescita economica. Sarà quindi difficile ipotizzare interventi definitivi sul tema del salario minimo o che si riaprano i portafogli dei soldi dati a pioggia per il reddito (e stiamo parlando di quasi 40 mld di euro). Quello che non ci spiega ad esempio è perché tre anni fa con Conte, l’avvocato del popolo, a Palazzo Chigi dal 5 ottobre 2019 al 13 febbraio 2021 con l’appoggio del Pd la maggioranza giallorossa che oggi sbraita non si sia nemmeno riuscita a parlare di Salario Minimo. Nulla, niente di niente: il silenzio assoluto.
Attaccare quindi oggi su una cosa venduta come fondamentale e centrale per il paese ma che poco fa, quando erano al governo, non era nemmeno tema di discussione fa sorridere. E se proprio devono prendersela con qualcuno, beh, si guardino allo specchio tanto per cominciare.