Ma da che pulpiti vengono le prediche
Un’imprenditrice che ha garantito i debitori con il suo patrimonio finisce sotto il fuoco incrociato da parte di «Repubblica» e «Domani», che sulla trasparenza dovrebbero tacere. Dietro ci sono interessi occulti?
La vita dell’editore è dura. Lo dico per esperienza personale: i costi, dei dipendenti e della materia prima (la carta), aumentano, mentre i ricavi, delle vendite e della pubblicità, diminuiscono. Dunque, far quadrare i conti è complicato e qualche volta impossibile.
Faccio questa premessa non per annunciarvi un aumento del prezzo della Verità o un taglio del numero di pagine, misure a cui ricorrono di solito gli editori in difficoltà e di cui, grazie a chi ci acquista ogni giorno, non abbiamo bisogno. No, se cito i guai che attraversa il settore dei giornali e in particolare dei periodici è solo per dire che capisco Daniela Santanchè, la quale ieri si è presentata in aula, al Senato, per difendere il suo operato da imprenditrice, che da settimane è passato ai raggi X da una serie di inchieste giornalistiche, di Report, di Repubblica e del Domani.
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