Sciopero ridotto: Landini perde, Salvini vince
Da giornata trionfale il famoso venerdì 17 dello sciopero generale si sta trasformando in un
C’è poco da dire. Alla fine, dopo giorni di annunci ed appelli, tipo: «Non cederemo, andremo avanti» Landini oggi ha ceduto, perso, ha fatto un passo indietro, altro che avanti. Lo sciopero di venerdì nei trasporti sarà ridotto e durerà solo 4 ore. Nell’annunciarlo ha tentato di salvare la faccia attaccando il Governo «che lede i diritti dei lavoratori previsti dalla Costituzione» e ci ha messo una bella manciata di un ingrediente tipico delle grandi figuracce della sinistra, il senso di responsabilità: «vogliamo evitare grane giudiziarie per i lavoratori».
Resta la sconfitta sua e del sindacato; resta la vittoria del Ministro Salvini, che, lui si, non ha mollato il punto e forte dell’opinione del Garante sulle irregolarità di quanto organizzato dalla CGIL ha portato a casa un successo insperato per le sue proporzioni. Che è totale e non solo per la riduzione degli orari e quindi dell’efficacia dello sciopero ma anche e soprattutto per il flop comunicativo di Landini e sinistra varia.
L'ex capo della Fiom sognava una settimana di bandiere rosse, di slogan e alla fine il paese in ginocchio. Invece da quando il Garante ha chiesto il rispetto delle norme sullo sciopero il leader della CGIL si è trovato solo, abbandonato dal Pd che si è sfilato con una reattività tipica del Nazareno quando le cose vanno male, e anche dai principali mezzi di comunicazione. Sognava che Venerdì 17 fosse al tam tam principale dell’intera settimana e si trova oggi in taglio basso, sovrastato per interesse (e ci mancherebbe) dalla situazione di Gaza, l’incontro Xi Jinping-Biden, le questioni economiche sul Pil e la triste vicenda dei due giovani spariti dalle loro case in Veneto. Taglio basso, fondo dei siti, prossimo a finire anche dopo lo sport (le imprese di Sinner a Torino e la partita della Nazionale di calcio).
Un pensiero va all’atteggiamento del governo su questo tema; di fatto la situazione è stata gestita dal Ministro dei Trasporti, Salvini. Una sola voce, un solo uomo, una sola linea. Giorgia Meloni si è limitata oggi a dire che la «precettazione era condivisa». Governo unito, ed impegnato su più fronti; sindacato sconfitto e costretto al passo indietro.
D’altronde resta pur sempre venerdì 17…