Peggio dello stupro alla festa dell'Unità di Bologna c'è il silenzio della sinistra
Ennesimo caso di doppio pesismo della sinistra. Immaginate cosa sarebbe successo se fosse avvenuto in una qualsiasi manifestazione legata alla destra...
Esattamente un anno fa le cronache dei giornali erano piene di pagine e pagine sulle molestie avvenute al raduno degli alpini. Racconti, testimonianze (poi chiuse nel nulla più assoluto dal punto di vista giudiziario) cui la sinistra si aggrappò con la solita stampa ed i soliti opinionisti per attaccare il Corpo, e fondamentalmente la destra, militarista, bellicista, maschilista etc etc etc. Si arrivò persino a chiedere l'abolizione del raduno nazionale degli Alpini.
Il ricordo di allora è doveroso per raccontare quanto successo in questi giorni.
Una ragazzina di 15 anni è stata stuprata dal branco che, come ormai da terribile prassi, ha anche filmato il tutto. Una violenza sessuale commessa alla Festa dell'Unità di Bologna.
Ovviamente essendo accaduta in quello che è il luogo simbolo della manifestazione simbolo del Pd non si sono segnalate reazioni da tutto il mondo intellettuale, radical chic sempre pronto con la penna o la tastiera in mano ad attaccare tutto ciò che anche minimamente possa sfiorare la destra. Silenzio, come se non fosse successo nulla.
Provate a pensare se questo stesso stupro fosse avvenuto ad un raduno di Fratelli d'Italia, ad una Festa della Lega, ad un convegno di Forza Italia (in questo caso poi non ne parliamo. Hai voglia le paginate e paginate sulla concezione della donna ad Arcore, il caso Ruby etc etc etc.). Siamo certi si sarebbe andati avanti mesi a suon di attacchi politici, mesi. Oggi il silenzio.
Da sempre la sinistra ed il mondo culturale e dell'informazione che le gira attorno usa la norma dei due pesi e due misure. Norma che per decenni ha viaggiato di pari passo con quella della superiorità morale dei «compagni» che è speriamo svanita del tutto dentro i trolley carichi di euro arrivati dal Qatar e finiti a casa di Antonio Panzeri e soci. Quello dello stupro alla Festa dell'Unità è solo l'ultimo di una lunghissima lista di episodi in cui se una cosa brutta avviene a destra si impugna il megafono, se la stessa avviene a sinistra si usa il silenziatore.
C'è una cosa in più che questa storia però ci racconta. Lo stupro è avvenuto a settembre, non una settimana fa; esattamente alla vigilia delle elezioni politiche. Fosse successo a destra siamo pronti a scommettere che la notizia sarebbe uscita e subito sarebbe stata utilizzata in campagna elettorale. Siccome è avvenuta alla Festa dell'Unità, per lo più a Bologna (culla della sinistra), è rimasta misteriosamente nascosta per 7 mesi per non regalare chissà quale sponda agli avversari.
Due pesi e due misure...
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