Tajani: Italia pronta per lo ius scholae, ma nessun accordo con il PD
Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha dichiarato che l’Italia è pronta per lo ius scholae, sottolineando tuttavia che non vi è alcun accordo segreto con il Partito Democratico su questa questione. In un'intervista a "La Repubblica", Tajani ha spiegato che la posizione di Forza Italia sullo ius scholae non deriva da una trattativa sottobanco con il PD, ma è frutto di una riflessione interna al partito.
"Non ho avuto contatti con la segretaria del PD, Elly Schlein, per negoziare un accordo nascosto. Non stiamo cercando alcun patto segreto. Questa è semplicemente la nostra visione, che abbiamo da sempre e che riteniamo necessaria per il Paese," ha affermato Tajani. "L'Italia è cambiata: negli ultimi due anni abbiamo accolto 170 mila ucraini. La nostra storia è fatta di accoglienza, come dimostra l'antico impero romano. Anche oggi, in Sicilia, molti cognomi sono di origine araba."
Tajani ha poi evidenziato come la sua educazione cristiana lo porti a non fare distinzioni di colore o etnia. "Per me, un buon italiano è chi crede nell’Italia, la conosce e la difende. Ci sono molti militari figli di stranieri nel nostro esercito, così come atleti e studenti nelle scuole frequentate dai nostri figli. Il mondo cambia e continuerà a cambiare, dobbiamo prenderne atto."
Nonostante lo ius scholae non faccia parte del programma di governo, Tajani ha aperto alla possibilità di discuterne, pur ribadendo che le priorità dell'esecutivo restano altre. "È vero, non è nel programma di governo, ma i programmi possono essere arricchiti. Tuttavia, non è la nostra priorità. Le nostre priorità sono l’economia e l’emergenza carceri. Forza Italia non è un partito unico: ci sono diverse idee e non è certo questo a far cadere il governo, come già accaduto su altre questioni."
Tajani ha infine escluso qualsiasi ipotesi di tradimento o inciucio con il PD. "Non c’è nessun accordo con il PD, nessun tradimento. Se il PD si trova d'accordo con la nostra posizione, non sarò certo io a cambiare idea per questo. I sondaggi dicono che gli italiani sono favorevoli allo ius scholae. Detto ciò, c’è tempo. Prima voglio discuterne con i gruppi di Forza Italia. In ogni caso, sarebbe un’iniziativa parlamentare, non del governo."