Toti fa un passo indietro: si è dimesso
Giovanni Toti non è più il governatore della Regione Liguria. L'ormai ex presidente, accusato di corruzione e agli arresti domiciliari da 80 giorni, ha rassegnato stamattina le proprie dimissioni. In autunno, probabilmente il 17 e 18 novembre, si terranno le elezioni per eleggere il nuovo presidente.
Coinvolto nell'inchiesta che dal 7 maggio scorso lo vede agli arresti domiciliari per presunta corruzione e finanziamento illecito, Giovanni Toti stamane ha incaricato l'assessore Giacomo Raul Giampedrone di depositare presso l'ufficio protocollo della Regione Liguria una lettera di dimissioni irrevocabili: «Inoltro questa mia alle autorità in indirizzo per tutte le competenze di legge relative alla gestione transitoria dell’ente e l’avvio delle procedure per l’indizione di nuove elezioni» si legge nella lettera che contiene le dimissioni dell'ex governatore.
Eletto per la prima volta nel 2015, Toti era al suo secondo mandato alla guida della Liguria, la cui scadenza naturale era fissata nell'autunno del 2025. Il suo passo indietro era atteso da giorni e ora che è ufficiale si comincia a pensare al suo successore e alle prossime elezioni. Non esiste ancora una data certa fissata sul calendario per le elezioni, tuttavia si vocifera già che i liguri saranno chiamati alle urne in autunno, con ogni probabilità nel weekend del 17 e 18 novembre, in concomitanza delle regionali in Emilia Romagna e Umbria. Nel frattempo pare essere già partita la campagna elettorale, con Edoardo Rixi della Lega e Andrea Orlando del Pd indicai come più che probabili candidati.
Le dimissioni rappresentano per Toti una mossa che può permettergli di chiedere immediatamente la revoca della custodia cautelare ai domiciliari ed evitare così il giudizio immediato. Intanto procede l'inchiesta che vede coinvolti oltre a Toti, l'imprenditore Aldo Spinelli e l'ex presidente dell'autorità portuale Paolo Emilio Signorini. L'ipotesi di reato avanzata dai magistrati della procura di Genova è che Toti avrebbe accettato finanziamenti pari a 74.100 euro in cambio della concessione di spazi del porto del capoluogo ligure all'azienda di servizi portuali gestita proprio da Spinelli. Nei prossimi giorni è attesa la conclusione dell'analisi forense dei cellulari e dei dispositivi sequestrati.