Elezioni Usa
(Ansa)
Politica

Usa 2024: gli Stati di cui nessuno parla

E' vero: le presidenziali americane saranno probabilmente decise dai sette Stati chiave. Ma non si possono escludere delle sorprese altrove

In attesa dell’Election Day, tutti si interrogano, comprensibilmente, sul destino elettorale dei sette Stati chiave: Michigan, Wisconsin, Pennsylvania, North Carolina, Georgia, Arizona e Nevada. Al 30 ottobre, la media sondaggistica di Real Clear Politics dava Donald Trump leggermente avanti in tutti questi Stati, eccezion fatta per il Michigan, dove Kamala Harris era in vantaggio dello 0,5%. Eppure attenzione. Se è vero che, assai probabilmente, le imminenti elezioni presidenziali saranno decise da questi sette Stati, è altrettanto vero che ve ne sono altri in cui potrebbero esserci delle sorprese. In particolare, è forse bene fare attenzione innanzitutto alla Virginia e al Minnesota.

Entrambi questi Stati furono conquistati da Joe Biden nel 2020: la Virginia con un vantaggio del 10,1%, il Minnesota con uno del 7%. Ebbene, in queste aree la Harris, pur restando in testa, sta mostrando segnali di difficoltà. Secondo la media di Real Clear Politics, la candidata dem è avanti in Virginia del 5,8%, mentre il suo vantaggio in Minnesota è di appena il 4,7%.

Si tratta di numeri assai inferiori a quelli registrati da Biden quattro anni fa. E l’aspetto forse maggiormente significativo risiede nel fatto che, oltre a votare ininterrottamente per i dem dal 1976, il Minnesota esprime un governatore, Tim Walz, che la Harris, lo scorso agosto, ha scelto come proprio vice. È quindi impressionante che la candidata dem disponga di un vantaggio virtuale così risicato in questo Stato.

Ma gli Stati potenzialmente “a sorpresa” non si fermano qui. Un altro da tenere d’occhio è il New Hampshire. Qui, la media di Real Clear Politics dà la Harris avanti di 6,3 punti: Biden, nel 2020, lo espugnò con il 7,4% di vantaggio. È vero che non sembra esserci un’enorme differenza. Tuttavia, uno dei sondaggi più recenti in loco, quello di WHDH-TV/Emerson risalente al 21 ottobre, dà la Harris avanti di soli tre punti. E non è finita. Trump sta avanzando anche nel New York, dove, secondo la media di FiveThirtyEight, la vicepresidente ha un vantaggio del 17%: sei punti in meno rispetto a Biden nel 2020.

Sia chiaro: resta piuttosto difficile che Trump possa riuscire a espugnare anche soltanto uno di questi quattro Stati. Ciononostante è chiaro che, in tutti e quattro, i sondaggi lo stanno dando assai più competitivo rispetto al 2020. Quindi, alla fine dei conti, qualche sorpresa non è affatto escludibile. In particolare, lo Stato che risulta più alla portata del tycoon sembra essere la Virginia. Un’eventualità che, in caso, rappresenterebbe un duro colpo per la Harris, i cui tentativi di far breccia in Florida e Texas non sembrano per ora aver avuto successo. Secondo FiveThirtyEight, in entrambi gli Stati il candidato repubblicano disporrebbe attualmente di un vantaggio superiore a quello da lui registrato nel 2020.

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Stefano Graziosi