L'inutile Vertice europeo certifica ritardi ed errori di Bruxelles sui vaccini
La Ue dà le colpe alle case farmaceutiche ma la verità è che l'Europa non ha un suo vaccino e ha sottoscritto contratti pieni di lacune
La giornata di ieri ha fatto emergere chiari e lampanti quali siano i problemi che hanno portato al fallimento della campagna vaccinale in Italia. Anzi, in tutta Europa. Perché il problema e le colpe sono proprio europee.Il vertice di ieri in teleconferenza si è infatti chiuso con un nulla di fatto operativo se non con la richiesta di Mario Draghi, l'unico che almeno prova a fare la voce grossa, di «essere più severi sull'export dei vaccini verso le case farmaceutiche». Ecco, le case farmaceutiche…
Ora i nuovi brutti e cattivi sono proprio loro che darebbero poche dosi e pure in ritardo.La verità è che AstraZeneca (contro cui fin dal principio, fin dalla sperimentazione è partita una clamorosa ed inspiegabile campagna stampa negativa), Pfizer, Moderna etc etc sono semplicemente aziende che seguono e rispettano contratti. E siccome quelli scritti e firmati da Ursula Von Der Leyen sono stati fatti male, lasciando alle società farmaceutiche scappatoie di ogni tipo, senza nemmeno certezze sulle date di consegna ma solo impegni trimestrali, ecco che ne paghiamo le conseguenze. Ecco che da noi mancano i vaccini.
Come stanno le cose lo ha spiegato chiaramente il Ministro della Salute del Regno Unito (dove vaccinano a raffica, 660 mila persone in un solo giorno): «Abbiamo un accordo di esclusiva con AstraZeneca», traduzione: prima noi, poi voi.Stesso concetto espresso anche da Joe Biden, l'illuminato nuovo Presidente Usa che ha utilizzato paro paro il concetto Trumpiano dell'«America First». In sostanza si è detto disponibile a darci le dosi che avanzeranno agli Usa quando da loro sarà raggiunta l'immunità di gregge.
Il fallimento dell'Europa quindi è totale: contratti sbagliati, tempistiche sbagliate e, su tutte, il fatto che Cina, Russia, Usa, Regno Unito tutti hanno un loro vaccino, l'Europa no. Noi ci siamo abbandonati agli altri, noi dipendiamo dagli altri. Ed ora rincorriamo in forte ritardo. Che ci costa centinaia di morti al giorno e centinaia di milioni di euro al giorno per le mancate riaperture.
La cosa curiosa poi è che a leggere i giornali tutto questo disastro sembra non esista. Sembra che se in Italia si vaccini poco e male la colpa è della Lombardia, della Lega e di Bertolaso. È innegabile che la piattaforma deputata a gestire le prenotazioni sia stata un flop vergognoso ma è altrettanto vero che (lo dicono i dati del governo) a ieri la regione ha utilizzato l'86% delle dosi che sono state consegnate, che ha vaccinato quasi il 50% degli over 80 (facendo meglio di molte altre regioni; la Toscana è poco sopra il 30%, ma avete visto un articolo sul tema? Un servizio al telegiornale contro la regione a guida Pd?).
Bertolaso ieri ha raccontato di aver ordinato ai vari hub di rallentare le vaccinazioni altrimenti tra una settimana non ci sarà più una fiala disponibile mettendo addirittura a rischio la seconda dose di molti anziani.La verità è che mancano i vaccini promessi. Il sito del Ministero della Salute ancora oggi mostra la tabella delle consegne. Nel primo trimestre 2021, cioè entro il 31 marzo, erano attese 15 milioni e 676 mila dosi. Ag oggi ne sono state consegnate 9 milioni e 900 mila. Ne mancano 5 milioni e 800 mila e mancano 5 giorni alla fine del trimestre.
Quindi, di chi è la colpa? Dove e chi ha sbagliato? Nel suo piccolo il cda di Aria ieri si è dimesso, hanno pagato per il loro sbaglio.Ursula Von der Leyen e l'Europa invece non hanno nemmeno ammesso l'errore e sono comodi al loro posto. Mentre qui si muore, si soffre, si spera in una dose e si dà la colpa al Pirellone.