Quella voglia di politica tra i giovani della Basilicata, con il record di astensionismo
Ai seggi come scrutatori e scrutatrici ma anche ai seggi per votare. Dialoghi sulla politica nella regione dove ha votato solo il 49,7% degli aventi diritto
“In Basilicata ha votato 1 lucano su 2. Che delusione. Questa è stata la mia prima volta come scrutatrice di seggio. Ho capito benissimo che la politica dovrebbe interessarsi di più ai giovani e che noi ragazzi dovremmo fare la stessa cosa”. Adele ha 25 anni e, mentre le sue mani si ancorano a un libro, tenta di spiegare quali sono le sue aspettative e quali potrebbero essere le eventuali soluzioni per avvicinare i giovani al mondo della politica.
Cosa pensa della politica?
E’ un diritto, ma anche un dovere. Ma sono stata delusa dall’atteggiamento di alcuni votanti. Nel mio seggio elettorale hanno votato in 625 e tra questi, purtroppo, 25 persone hanno annullato le loro schede elettorali con disegnini davvero volgari e parole orrende, ma per fortuna tra i disegni c’era anche un cuore con la scritta “vogliamo la pace”. Noi scrutatori abbiamo garantito la segretezza del voto e la libertà di poter votare, ma noi giovani siamo troppo distanti dalla realtà politica. Ci sentiamo abbandonati.
Cosa l’ha spinta a fare la scrutatrice, un piccolo bisogno economico o altro?
Nessun bisogno economico, si guadagna pochissimo. Mio padre mi ha consigliato di fare l’esperienza ed io ho ascoltato i suoi consigli. Devo ammettere che anche le mie amiche hanno fatto la stessa cosa e anche loro sono state consigliate dai genitori.
Cosa dovrebbero fare i politici per avvicinarsi a voi?
Sicuramente, non dovrebbero usare i social nel modo in cui lo fanno. Usano un linguaggio che non è quello diretto ai giovani. Ci vorrebbe un tipo di comunicazione disintermediata. Ringrazio mio padre per aver fatto da intermediario tra me e la politica. Lui mi ha spinto a fer l’esperienza, ma avrei voluto che non ci fosse stato bisogno di lui. Insomma, avrei desiderato approcciarmi in modo diretto e diverso. Questo succederà quando avremo un tipo di politica più accessibile. Finchè i giovani non la sentiranno vicina, non ne capiranno l’importanza.
Lei farà ancora la scrutatrice di seggio elettorale?
Certo! Lo farò per capire meglio la situazione politica della mia terra, per conoscere persone, per scoprire tante cose che non so e per applaudire e incoraggiare i giovani che sono al primo voto. E’ successo anche questo.