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Cambio al vertice della Difesa, Portolano subentra a Cavo Dragone

Luciano Portolano è il nuovo Capo di Stato Maggiore della Difesa. La nomina è stata approvata oggi dal Consiglio dei ministri su proposta del Ministro della Difesa Guido Crosetto

Il nuovo Capo di Stato Maggiore della Difesa è il generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano. La nomina è stata approvata oggi, 17 settembre, dal Consiglio dei ministri su proposta del Ministro della Difesa Guido Crosetto, portando così Portolano al nuovo incarico da quello che ricopriva di Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti. Succederà all’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone che a settembre 2023 è stato designato quale Presidente del Comitato militare della Nato, incarico che assumerà dal gennaio 2025. Il generale ha iniziato la sua carriera frequentando il 161° Corso dell’Accademia Militare di Modena, specializzandosi poi in Italia e all’estero; ha partecipato a molteplici operazioni e missioni che hanno visto le Forze Armate italiane contribuire alla stabilità, alla sicurezza e alla pace internazionali, e a proteggere e tutelare gli interessi vitali e strategici della Nazione. Tra il 1990 e il 1991, con il grado di capitano, ha preso parte alla missione Unimog (United Nations Iran-Iraq Military Observer Group), al confine tra Iran e Iraq, nata con lo scopo di controllare la zona cuscinetto e il rispetto del cessate il fuoco tra i due Stati. Nel 1991, a seguito degli eventi della prima Guerra del Golfo, fu trasferito dalle Nazioni Unite al confine tra Iraq e Kuwait per partecipare alla missione Unikom (United Nations Iraq-Kuwait Observation Mission), per la creazione e il controllo la zona demilitarizzata tra i due paesi, dove ha prestato servizio fino al 1992. Nel 1999, con il grado di tenente colonnello, in qualità di comandante del 67° Battaglione bersaglieri, ha preso parte alle operazioni Nato “Joint Guarantor” in Macedonia, e alla “Joint Guardian” in Kosovo. Nel 2003, divenuto colonnello, al Comando del 18° Reggimento bersaglieri ha partecipato all’operazione “Antica Babilonia 1”, in Iraq; quindi, schierato a seguito degli eventi connessi con la seconda Guerra del Golfo. La sua carriera lo ha poi visto comandante della Brigata meccanizzata “Sassari” nel grado di generale di brigata, tra il 2011 e il 2012 è stato inviato in Afghanistan per assumere la guida del Comando multinazionale Regional Command - West nell’ambito dell’operazione Nato Isaf (International Security and Assistance Force). Con il grado di Generale di Divisione, nel 2014, è stato nominato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, capo della missione Unifil in Libano, incarico che lo ha visto per due anni alla guida di più di 10.000 caschi blu delle Nazioni Unite provenienti da 40 Paesi diversi, impegnati nel controllo per fine delle ostilità tra Libano e Israele. Oltre all’esperienza operativa, ha quindi maturato grande capacità anche in ambito diplomatico, quale addetto militare a Londra dal 2007 al 2010. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha poi aggiunto: “Il Generale Luciano Portolano ha un profilo professionale di primissimo piano con una vasta esperienza operativa e di comando, che comprende incarichi delicatissimi e di primissimo livello in campo nazionale ed internazionale, e sarà chiamato a gestire le Forze Armate in un momento di grande complessità e profondo rinnovamento, reso ancora più critico dalle crisi in atto. Grazie alle sue competenze, capacità ed esperienza sono certo che saprà interpretare nel modo migliore le sue delicate funzioni, operando ogni giorno per garantire al Paese Forze Armate pronte a operare in ogni contesto, a difesa degli interessi nazionali e per portare la pace laddove essa è a rischio. Ringrazio l’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone per quanto fatto, come Capo di Stato Maggiore della Difesa e come servitore delle istituzioni durante la sua lunga carriera militare. Il suo operato e la sua professionalità hanno accresciuto il prestigio e l’onore delle Forze Armate e del Paese. A lui auguro le migliori fortune, sicuro che, anche nel futuro ruolo di presidente del Comitato Militare della Nato, saprà incidere positivamente e dimostrare le sue qualità e la sua leadership”.

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Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

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