Primarie in Iowa: Sanders insidia Hillary Clinton
L'ultimo poll di Bloomberg segnala un modesto vantaggio a favore dell'ex segretario di Stato. Più netto il vantaggio di Trump nel campo repubblicano
A quattro giorni dal voto in Iowa, lo Stato del midwest americano che inaugura la stagione delle primarie negli Stati Uniti, gli ultimi sondaggi segnalano un testa a testa tra Hillary e Clinton e Bernie Sanders che nessuno, fino a qualche settimana fa, avrebbe potuto prevedere. Un misero +2 per cento (45 vs 43 secondo Bloomberg) a favore dell'ex segretario di Stato che, nel gergo dei sondaggisti, significa too close to call. Ovvero: è impossibile fare previsioni.
Sapere chi vincerà, tra il senatore socialista del Vermont e la moglie dell'ex presidente americano è importante, più che dal punto di vista numerico, dal punto di vista psicologico: l'Iowa - con il suo elettorato principalmente anziano e bianco e solitamente molto religioso - elegge solo 52 delegati sui 4764 totali, ma può dare slancio alla campagna elettorale di Sanders, in clamorosa rimonta (contro tutte le previsioni) non solo negli Stati progressisti del New England, come il suo Vermont, ma anche appunto nel Midwest rurale. Hillary, che rimane superfavorita, ha di fronte a sé un concorrente tutt'altro che in disarmo.
IL VANTAGGIO DI TRUMP
Diverso il discorso per i repubblicani, dove Donald Trump che ha deciso di boicottare il dibattito previsto questa sera per antipatia nei confronti della giornalista chiamata a intervistare i candidati mantiene un vantaggio più corposo sul suo più temibile rivale, Ted Cruz, segnalato al 23 per cento contro il 28 per cento del miliardario e il 15 di Mark Rubio. Non un vantaggio tale da mettere al sicuro la vittoria finale, ma sufficiente per rendere meno incerto il risultato finale.