Qatargate, Kaili: «I soldi trovati in casa mia sono di Panzeri»
Non si ferma l'inchiesta sul QatarGate, le presunte tangenti versate dall'emirato ad alcuni parlamentari europei o ex parlamentari.
Michalis Dimitrakopoulos, avvocato di eva Kaili, una delle principali figure di questa vicenda, ha dichiarato al sito di Kathimerini: "La signora Kaili non ha mai ammesso di aver chiesto al padre di trasferire il denaro per nasconderlo" e ha aggiunto: "la signora Kaili è venuta a conoscenza di questo denaro all'ultimo minuto e ha chiesto che tornasse immediatamente al suo proprietario, il signor Panzeri".
Con queste affermazioni l'avvocato ha commentato l'articolo uscito sul quotidiano belga Le Soir, secondo il quale l'eurodeputata del partito socialista avrebbe confessato di avere chiesto al padre di nascondere le mazzette di denaro che la polizia ha poi rinvenuto in una valigia al momento dell'arresto dell'uomo.
A Brescia rinviata al 3 gennaio l'udienza sull'estradizione in Belgio della figlia di Panzeri.
- La lobby sinistra. Quando la politica diventa business - Panorama ›
- Il Qatargate non è nato oggi e non è solo Panzeri - Panorama ›
- La «trappola del miele» nell'euroscandalo - Panorama ›