Quarto: Rosa Capuozzo ritira le dimissioni e rimane sindaco
L'annuncio dell'ex-esponente del Movimento 5 Stelle nel corso di una conferenza-stampa. Nessun riferimento alle presunte inchieste camorristiche
Rosa Capuozzo non è più il sindaco dimissionario di Quarto (Napoli): l'ex M5s ha infatti deciso di andare avanti e di ritirare le dimissioni da primo cittadino presentate lo scorso 21 gennaio, dopo che il Comune di Quarto era stato travolto da un'inchiesta della procura partenopea su presunte infiltrazioni camorristiche. L'annuncio è stato dato dalla stessa Capuozzo nel corso di un incontro con la stampa.
Nell'inchiesta è indagato il consigliere comunale Giovanni De Robbio, eletto con i Cinque Stelle e successivamente espulso dal Movimento insieme proprio a Rosa Capuozzo.
"Come da migliore tradizione della sceneggiata napoletana la sindaca di Quarto annuncia il ritiro delle sue dimissioni. In venti giorni a Quarto è scomparsa la camorra, i ricatti, la sua casa abusiva e anche la dignità. La sua, non quella della città di Quarto che aveva dichiarato di voler difendere. Ma il finale probabilmente resta ancora da scrivere". Cosi' Marco Di Lello, segretario della Commissione bicamerale antimafia.
"Il ritiro delle dimissioni da parte della sindaca di Quarto dimostra, contrariamente a ciò che hanno sostenuto i Cinque Stelle Fico e Gaetti, che quella vicenda è tutt'altro che chiusa. Rosa Capuozzo resta sindaco, nonostante in queste settimane siano diventate evidenti le contraddizioni nelle sue dichiarazioni e la scarsa trasparenza sul suo operato, a iniziare dalla vicenda della gestione dello stadio" commenta il senatore Franco Mirabelli, capogruppo del Pd in Commissione Antimafia. "Colpisce davvero il fatto che, così come hanno fatto in commissione Antimafia i Cinque Stelle, anche Rosa Capuozzo nelle dichiarazioni di oggi non abbia detto una parola sulle infiltrazioni della camorra a Quarto o preso un solo impegno sulla legalità", conclude Mirabelli.
"Prendiamo atto che il sindaco di Quarto ha scelto di andare avanti in modo autonomo, nonostante la incomprensibile scomunica, diremmo il sabotaggio, da parte dei 5 Stelle. In sostanza si è assunta la responsabilità che gli elettori avevano dato al Movimento di Beppe Grillo e che il Movimento ha declinato. Il nostro giudizio su questi mesi di amministrazione rimane fortemente negativo. Non ci hanno convinto i provvedimenti sui temi dell'urbanistica, della gestione del servizio idrico e dello stadio, che poi sono i nodi centrali dei precedenti scioglimenti dei Consiglio comunali. Tuttavia, pur non essendo presenti con i nostri rappresentanti in Consiglio, a noi interessa il merito delle cose e l'interesse generale della città", conclude Manfredi.
Arriva anche la stoccata da Forza Italia attraverso il deputato Elvira Savino. "Non c'è nessuna differenza fra il Movimento 5 stelle e il Pd. Prima eleggono un sindaco, Capuozzo a Quarto e Marino a Roma, poi quando le cose vanno male fanno finta di non conoscerli e li fanno dimettere, loro si dimettono e alla fine ci ripensano e ritirano le dimissioni. M5S-Pd: una razza, una faccia".