Renzi lancia il patto del tortellino
Tutti i leader della sinistra europea riuniti alla festa dell'unità a Bologna: 40 anni, camicia bianca, promettono la svolta in Europa. Davanti a un piatto di tortellini in brodo
Hanno quarant'anni, la camicia bianca e a Bologna hanno mangiato i tortellini auspicando di far andare, nei prossimi anni, il brodo di traverso ad Angela Merkel. La festa nazionale dell'Unità è servita a Matteo Renzi per riunire a uno stesso tavolo e su uno stesso palco i giovani leader della sinistra europea con l'obiettivo di fare squadra e costringere i conservatori ad abbandonare le politiche di rigore per rilanciare la crescita.
Renzi lo ha chiamato il patto del tortellino e lo ha firmato con il brodo: costringendo, cioè, il primo ministro francese Manuel Valls, il segretario del Partito socialista spagnolo Pedro Sanchez, il segretario generale del Pse Hakim Post ed il leader dei laburisti olandese Diederik Samson a mangiare il tortellino come le cuoche della festa dell'Unità comandano, ovvero rigorosamente in brodo, nonostante gli oltre trenta gradi del Parco Nord di Bologna. "Anche di un tortellino si può fare un fatto politico", ha spiegato Renzi.
E così il simbolo per eccellenza della cucina emiliana si erge a vessillo politico per l'Europa che sognano Matteo Renzi e i suoi compagni-coetanei in camicia bianca. Forte del 40,8% alle elezioni europee, i vari ospiti europei hanno riconosciuto nel Pd di Renzi un modello e un punto di riferimento. "Siamo il più grande partito in Europa - ha detto il premier rivolgendosi ai militanti - considerato una speranza in tutta Europa: questo deve lasciarci i brividi, deve darci una responsabilità, insieme dobbiamo cambiare l'Europa, questo tipo di Europa la possiamo fare soltanto se il Pd fa il suo mestiere".
Valls, alle prese anche con calo dei consensi di Hollande, ha auspicato una sinistra europea che non abbia paura a rinnovarsi e "che faccia sentire unita la propria voce. Se vogliamo essere ascoltati dobbiamo essere uniti, non lo siamo stati abbastanza in passato" ha detto dal palco della festa parlando in italiano. Ma un modello politico, Renzi, lo rappresenta ancor di più per Pedro Sanchez, che ha conteso al premier italiano il primato dei selfie fra i viali della festa. Per lui, che Renzi ha presentato come il futuro capo del governo spagnolo, la sfida del governo è ancora da vincere. "Faremo in Spagna quello che avete iniziato a fare qui in Italia con Matteo Renzi - ha detto - recupereremo il futuro della Spagna e lasceremo la destra senza futuro". E Renzi sa bene che se anche il governo spagnolo si aggiungesse alla coalizione socialista-mediterranea, far cambiare verso all'Europa sarebbe un compito più agevole .