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Simona Caleo / Imagoeconomica
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Ricchi e poveri: la classifica delle diseguaglianze sociali in Italia

Caltanissetta in prima posizione seguita da Foggia e Ragusa come spiega #Truenumbers, la web serie di PanoramaTv

È Caltanissetta la provincia italiana nella quale la distribuzione del reddito è più diseguale. Sono invece gli abitanti di Vercelli quelli che godono di una maggiore uguaglianza. Lo studio di Bankitalia sulla povertà in Italia impressiona per i risultati che porta ma, soprattutto, per i motivi che stanno alla base di questa diversità. Bankitalia, che si basa su dati del 2011, spiega che il motivo della differenze di reddito tra le varie province del Sud è il livello bassissimo di reddito di cui gode la parte più povera della popolazione mentre a livelli superiori le diseguaglianze sono marcate ma non in modo così eclatante.

Dati più aggiornati portano agli stessi risultati, come dimostra #Truenumbers, la web serie di approfondimento di PanoramaTv. #Truenumbers, la cui terza puntata dedicata proprio alle diseguaglianze sociali è visibile qui sopra, spiega, infatti, che le diversità di reddito più ampie sono al Sud che mostra un indice di Gini, che serve proprio a misurare le differenze di reddito, dello 0,34 rispetto allo 0,31 del Centro e allo 0,29 del Nord.

Bankitalia, che usa una diversa rappresentazione numerica dell’indice di Gini, aggiunge che, oltre a Caltanissetta, che è a quota 44,6 dell’indice di Gini, anche Foggia e Ragusa mostrano differenze superiori a quelle di tutte le altre province italiane e cioè, rispettivamente, 44 e 44,4. Lodi, Biella e Vercelli, invece, sono a quota, rispettivamente, 35, 2, 35, 1 e 35.

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Marco Cobianchi

Sono nato, del tutto casualmente, a Milano, ma a 3 anni sono tornato a casa, tra Rimini e Forlì e a 6 avevo già deciso che avrei fatto il giornalista. Ho scritto un po' di libri di economia tra i quali Bluff (Orme, 2009),  Mani Bucate (Chiarelettere 2011), Nati corrotti (Chiarelettere, 2012) e, l'ultimo, American Dream-Così Marchionne ha salvato la Chrysler e ucciso la Fiat (Chiarelettere, 2014), un'inchiesta sugli ultimi 10 anni della casa torinese. Nel 2012 ho ideato e condotto su Rai2 Num3r1, la prima trasmissione tv basata sul data journalism applicato ai temi di economia. Penso che nei testi dei Nomadi, di Guccini e di Bennato ci sia la summa filosofico-esistenziale dell'homo erectus. Leggo solo saggi perché i romanzi sono frutto della fantasia e la poesia, tranne quella immortale di Leopardi, mi annoia da morire. Sono sposato e, grazie alla fattiva collaborazione di mia moglie, sono papà di Valeria e Nicolò secondo i quali, a 47 anni, uno è già old economy.

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