Russiagate: cosa rischia Trump se rifiuta di farsi interrogare da Mueller
I legali che assistono il presidente, secondo il New York Times, gli avrebbero consigliato di non parlare con il procuratore speciale. Le conseguenze
Quando Donald Trump parla fa danni. Tra gaffe e frasi dai toni accesi ed eccessivi il presidente americano non si tiene. Lo sanno bene i suoi legali che, tentando di arginarlo, gli hanno consigliato di rifiutare un eventuale interrogatorio con il procuratore speciale Robert Mueller nell'ambito delle indagini sul Russiagate. La decisione di Trump se incontrare o meno Mueller, attesa per le prossime settimane, sarà determinante per una delle fasi più importanti dell'inchiesta.
La paura dei legali di Trump
Per New York Times, che cita quattro fonti diverse a conoscenza della vicenda, la paura degli avvocati consiste nel fatto che The Donald si contraddica o rilasci dichiarazioni false. Quest’ultima possibilità sarebbe la più pericolosa perché gli farebbe rischiare seriamente l’impeachment con una incriminazione per aver mentito. Tra i timori però i legali hanno anche qualche certezza: quella secondo cui la procura non abbia lo status giuridico per interrogare il presidente su alcuni punti dell'indagine. Appellandosi alla Costituzione sosterrebbero che il presidente, nei diversi atti che gli sono contestati, abbia agito legalmente, ovvero nell'autorità che gli è stata data proprio dalla Carta, e che quindi per questo non può essere interrogato.
Gli avvocati pro e contro una testimonianza
A consigliare Trump di sottrarsi all’interrogatorio sono i legali John Dowd (chiamato dall'estate scorsa) e Jay Sekulow (il suo vice), sostenuti dai consiglieri della West Wing. Ma c’è anche chi è a favore di una testimonianza, come Ty Cobb convinto che la Casa Bianca debba agire al fine di agevolare le indagini in corso attraverso la cooperazione.
Le conseguenze al rifiuto di Trump
La decisione del presidente di parlare o meno con gli investigatori metterà un primo punto alle indagini sul Russiagate. Finora il presidente aveva più volte ribadito la sua disponibilità di parlare con Mueller riguardo ad alcuni punti dell'inchiesta sulle possibili interferenze russe. Un suo rifiuto potrebbe portare Mueller a inviare al Tycoon un mandato di comparizione costringendolo in questo modo a testimoniare davanti a un grand jury e aprendo un possibile scontro in tribunale che potrebbe approdare fino alla Corte Suprema. Il no di Trump avrebbe anche implicazioni politiche, un suo rifiuto sarebbe visto come un qualcosa da nascondere. Un'ipotesi questa che, se avvalorata, porterebbe ai repubblicani seri problemi anche riguardo alle elezioni di medio termine.