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(Ansa)
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Le scintille tra Sainz e Leclerc sono giuste, naturali (e la colpa è della Ferrari)

Nel Gp di Spagna i due piloti della Rossa non si sono fatti mancare contatti in pista e parole dure nei paddock. Ma si tratta di dinamiche normali e legale alle scelte rischiose di Maranello.

Se la gara ha detto poco per la ferrari, ormai 4 forza del mondiale di Formula 1 dietro a Red Bull, McLaren e Mercedes, quello che sta facendo notizia sono le scintille in pista e fuori tra i due piloti della Rossa. Ai contatti durante i duello tra i due si sono aggiunte le dichiarazioni del post gara ad accendere ulteriormente gli animi.

«Carlos non è stato corretto» ha detto nel post gara del Gp di Spagna Charles Leclerc; «Non posso stare dietro per tutta la vita...» ha risposto lo spagnolo. parole che sono la prova di un rapporto complicato, dominato da atteggiamenti e situazioni molto comprensibili.

Tutto parte dalla scelta della Ferrari di prendere per la prossima stagione niente meno che Lewis Hamilton, ovviamente al posto di Sainz. Notizia arrivata addirittura prima dell'inizio del mondiale 2024...

Lo spagnolo quindi sta correndo da «battitore libero» e questo, in pista, ha due conseguenze immediate. La prima è che sarà diciamo meno pronto ad obbedire ad ordini di scuderia in favore del compagno di squadra; e lo farà ancor meno nelle prossime gare dato che Leclerc di certo non è in lotta per il mondiale piloti. La seconda ragione è che Sainz deve fare di tutto per mettersi in mostra e conquistarsi così il miglior sedile possibile per la prossima stagione. A questo, aggiungete che nelle normali dinamiche del motor sport si sa, il primo avversario è proprio il tuo compagni di squadra ed il gioco è fatto.

Dall'altra parte poi Leclerc anche questa stagione sta faticando a mostrarsi sempre più prestazionale di Sainz tra prove e gara. Il mix quindi è esplosivo ed irreversibile. Anzi, da qui alla fine dell'anno la sensazione è che la tensione possa salire ulteriormente.

Unica alternativa per Maranello sarebbe licenziare in corso d'opera Sainz ed affidare la seconda rossa ad esempio a Bearman che da giovane promessa sarebbe lo scudiero perfetto, obbediente ed inferiore, per Leclerc eh potrebbe così correte in maniera del tutto serena. Ipotesi però che al momento sembra remora, lontana da diventare reale per quelle che sono le regole interne e la storia del Cavallino.

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Andrea Soglio