ilaria salis
(Ansa)
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Salis chiede ospitalità ed aiuto allo Stato che ha attaccato per una vita

Dopo alcune minacce ricevute l'anarchica oggi candidata per Verdi e Sinistra ha chiesto di poter scontare i domiciliari all'ambasciata italiana a Budapest dimostrandosi senza alcuna vergogna

Ilaria Salis è e resta un’anarchica. Un anarchico è, per definizione, una persona contro ogni tipo di regola imposta dall’esterno, imposta ad esempio dallo Stato. Ilaria Salis è e resta una persona che ha fatto della lotta allo Stato ed alle sue regole una scelta ed una filosofia di vita. Fino ad oggi…

Perché oggi, Ilaria Salis ha chiesto aiuto indovinate un po’ a chi? Allo Stato. All’Italia, al Governo, alle istituzioni criticate negli ultimi mesi, da quando si è conquistata le prime pagine dei giornali con la foto che la ritraeva in manette a polsi e caviglie in tribunale. Una bella lettera a Giorgia Meloni, al Ministro della Giustizia Nordio, a quello degli Esteri Tajani e a quello dell'Interno Piantedosi; insomma, alle 4 persone che per settimane sono state criticate anche dal padre della Salis per le mancate pressioni sul governo ungherese per la sue condizioni carcerarie. Ma tutto passa, anche il peggiore dei nemici può diventare il migliore degli amici; anche il più duro guerriero può diventare ragionevole e mansueto.

Ilaria Salis oggi ha chiesto aiuto all’Italia, anzi, ospitalità allo Stato: «Temo per la mia incolumità ai domiciliari, chiedo di poter essere ospitata presso l’ambasciata italiana a Budapest…». Insomma, l’anarchica vuole un letto comodo, caldo e soprattutto sicuro e gratuito a noi. Pensione completa, ovviamente.

Avanti di questo passo, richiesta dopo richiesta, ci attendiamo anche un menù speciale, la pay tv e le piattaforme streaming e già che ci siamo una spa e la palestra…

Si scherza, ovviamente, per evitare di essere duri come meriterebbe questa persona che scopre oggi il potere e la bellezza dello Stato, che ha sempre combattuto. Tra pochi giorni, essendo lei candidata per le europee, vedremo quanti italiani sono dalla sua parte, la stimano. Propongo questa cosa: il voto è una sorta di referendum a questa sua richiesta di ospitalità-vitto-alloggio presso l’ambasciata di tutti noi a spese nostre. Dovesse superare il 50% si sarebbe meritata la chiave della sua stanza. In caso contrario invece resti dov’è, magari a riflettere su quella che è stata per decenni la sua filosofia di vita.

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Andrea Soglio