Da Tor Vergata una cura efficace contro il Covid-19: la lattoferrina
Grosse speranze da uno studio condotto all'ospedale romano e legato ad una proteina tipica dei bambini
Gli sforzi della comunità scientifica per combattere il coronavirus hanno portato ad identificare una glicoproteina per trattare con successo i pazienti affetti da covid-19. La lattoferrina secondo gli studi dell'Università di Tor Vergata insieme all'Univesitá La Sapienza, sarebbe un'arma efficace per il trattamento del coronavirus.
L'intuizione è nata, stando al racconto della Prof.ssa Elena Campione, Associato della UOSD di Dermatologia del Policlinico Tor Vergata, quando durante il picco della pandemia si è osservato che solo adulti ed anziani si ammalavano mentre i bambini o avevano sintomi lievi o non venivano contagiati.
Il motivo secondo la Dottoressa è nell'immunità naturale antivirale dei piccoli. La lattofferina viene ereditata dal bambino durante l'allattamento e viene studiata per le sue proprietà antivirali potentissime. Così sono stati trattati diversi pazienti covid all'inizio dell'insorgere della malattia, con sintomi quali tosse, febbre e problemi gastrointestinali e pazienti asintomatici.. Dopo 10 giorni si è ottenuto la scomparsa dei sintomi e la negativizzazione del tampone.
A Tor Vergata si sta procedendo sullo studio dei pazienti mentre alla Sapienza agli studi di laboratorio. I primi risultati ottenuti dimostrano che la lattoferina blocca le fasi precoci da infezione covid. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Journal of Molecular Sciences. "Le proprietà antivirali ed antinfiammatorie della lattoferrina, la candidano come molecola ideale per trattare i pazienti Covid19 positivi". La proteina ha potentissime proprietà antivirali e antinfiammatorie e le prove in vitro sull'azione antivirale della lattoferrina hanno dimostrato come "questa proteina inibisca l'infezione da SARS-CoV-2, bloccando le fasi precoci dell'interazione virus-cellula. La forma di Lattoferrina, utilizzata nello studio clinico condotto dalla Prof.ssa Campione, è la forma in liposomi (forma "protetta" della glicoproteina) e non la sua forma tal quale, che è quella più comunemente commercializzata, ma non oggetto di studio.