Endorfine ed alimentazione per aumentare il buonumore chiusi in casa
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Endorfine ed alimentazione per aumentare il buonumore chiusi in casa

Quarantena da Coronavirus: esistono cibi che aumentano felicità e buonumore? Si ma con un occhio sempre attento alle calorie

La psicologia dell'alimentazione è una vera e propria disciplina oggetto di studio. Il cibo per noi è importante, non solo perché garantisce la soddisfazione del bisogno di nutrizione, ma noi esseri umani lo utilizziamo per molti scopi; questa è la vera differenza tra noi e il mondo animale. Mangiamo per festeggiare e mangiamo per "stare in compagnia", ma si mangia anche per noia, rabbia, solitudine e tristezza. La valenza psicologica e sociale dell'alimentazione è sempre più intrecciata con quella biologica.La riflessione è ancora più calzante in questi giorni di isolamento ed inattività.

L'alimentazione può diventare un alleato, se si scelgono nella giusta misura cibi nutrienti e leggeri che aiutino ad innalzare anche le endorfine ovvero i neurotrasmettitori del benessere e della felicità, con un occhio sempre attento alla quantità ed alla varietà. Quando il cibo diviene una "compensazione" di problematiche psicologiche, che in questi giorni possono riacutizzarsi, causa solitudine e isolamento sarebbe necessario ricorrere alla diffusione di una migliore educazione alimentare.

C'è differenza tra fame ed appetito

Ma perché noi mangiamo? Lo abbiamo chiesto al professor Michele Carruba Presidente del Centro Studi sull'obesità dell'Università degli Studi e Ricerca sull'obesità di Milano e Presidente dell'Advisory Board del progetto ObeCity per la prevenzione dell'obesità, curato da SG Company con il supporto di Medtronic. «Quando un bambino viene allattato, si placa e si addormenta si tratta di una funzione biologica connessa alla sopravvivenza. Noi pertanto, dovremmo mangiare quando abbiamo fame, proprio come fanno gli animali. Ma non sempre noi sperimentiamo la fame vera, quella che richiede energia per vivere e costituisce risposta dell'organismo per la sopravvivenza. Noi oggi mangiamo più per appetito. La fame è il desiderio biologico da carenza di energia, mentre l'appetito è più legato al significato edonistico del cibo, che indirizza il desiderio verso un cibo specifico, che gratifica il nostro palato. Inoltre oggi spesso confondiamo la qualità con la quantità. E' importante gustare cibi che nutrano, sapendo scegliere ed evitare di abbuffarsi voracemente di cibo in gran quantità, spesso rimanendo poi preda di sensi di colpa».

Oggi siamo chiusi in casa e ognuno di noi può cadere in tentazione aprendo la dispensa, non certo per fame, ma per noia e senso di frustrazione legata alla quarantena e la sazietà dipende dall'attivazione del sistema serotoninergico. Noi attraverso l'alimentazione assumiamo gli aminoacidi che vanno a formare i neurotrasmettitori e tengono attivo il sistema cerebrale. L'attivazione del sistema serotoninergico attiva il tono dell'umore e la sazietà, mentre diminuisce e la libido e l'aggressività. Ecco perché da anni si studia il legame tra alimentazione e neurotrasmettitori cerebrali.

Quando gustiamo il nostro piatto preferito, ad esempio, avvertiamo una sensazione di benessere e stimoliamo la produzione di endorfine, il neurotrasmettitore del buonumore. E' importante, anche quando seguiamo una dieta, concedersi un pasto "libero" a settimana, con i nostri cibi preferiti.

Fare sport, aiuta sempre

L'attività fisica provoca un notevole rilascio di endorfine, il neurotrasmettitore del buonumore. Non importa quale attività fisica si pratichi, non importa neanche l'intensità, ma è importante ricordare che ogni volta che il nostro corpo si muove anche la nostra mente ne risente positivamente. Per questo muoversi tutti i giorni o dedicare almeno 2-3 giorni alla settimana a un'attività fisica strutturata può portare enormi benefici al nostro umore

Alimenti che aumentano il buon umore

«E' bene non far mancare nella dieta alcuni alimenti - prosegue Caterina Cellai dietista e specialista dell'alimentazione presso la clinica di Medicina e Chirurgia Estetica Juneco di Milano City Life - Oltre a essere la principale fonte di energia per il nostro organismo, i carboidrati complessi, stimolano la produzione di serotonina. Ecco perché è così piacevole consumare pasta, pane, pizza ma con un occhio molto attento alle quantità, e al dispendio energetico. Più ci muoviamo, più possiamo permetterci porzioni di carboidrati, pur preferendo alimenti integrali e a ridotto contenuto di zuccheri. Se non ci muoviamo e non pratichiamo circuiti di home fitness i carboidrati andrebbe assunti con moderazione».

Il complesso di vitamine del gruppo B ha un ruolo molto importante nella regolazione energetica dell'organismo, in particolare la vitamina B12 è un valido alleato per combattere fatica e stanchezza e favorisce l'energia fisica, emozionale e mentale.Gli alimenti ricchi di B12 spesso sono anche una fonte di zinco, ferro, e rame, elementi che influiscono positivamente sull'umore. Sono ricchi di B12, la frutta secca, fegato, formaggio, uova.

Le banane contengono triptofano, favoriscono l'attivazione del sistema serotoninergico cerebrale di serotonina, e donando anche un effetto calmante al sistema nervoso

Gli alimenti piccanti a contatto con le papille gustative, inviano segnali al cervello secernendo endorfina, che procura uno stato di euforia ed energia che ci consente di essere più felici. Il cioccolato stimola la produzione di endorfine nel corpo e aumenta la serotonina nel cervello. Anche qui attenzione alle dosi: non più di un quadratino di cioccolato fondente al giorno (circa 10-15gr) può essere l'ideale nel contesto di una dieta sana e bilanciata.Inoltre, non dimentichiamo lo zinco, che aiuta ad assimilare le proteine e i carboidrati, oltre a darci energia. Quindi includiamo sempre nella dieta: arachidi, zucca e i suoi semi, spinaci, funghi, latte e derivati, legumi.

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Andrea Soglio