Farmaci antinfluenzali, ecco perché sono introvabili
Dietro alla carenza dei medicinali da bancone ci sono una serie di fattori figli del Covid, della guerra e della psicosi della gente
Ibuprofene, paracetamolo, antipiretici, spray per il mal di gola, ma anche antibiotici e cortisonici questo inverno sono introvabili in farmacia.
I farmaci classici che non mancano mai nelle case delle famiglie degli italiani quest’anno sono merce rara e le farmacie da mesi denunciano lo scarseggiare delle scorte e un’emergenza rifornimenti che riguarda tutte le città, dalle grandi metropoli ai piccoli centri.
Dopo due anni di pandemia e l’industria farmacologica totalmente assorbita dal business Covid il ritorno della banalissima influenza - e per di più con un’epidemia inattesa e precoce - ha colto tutti impreparati.
Una psicosi figlia del Covid
Era dal 2009 che non si registravano picchi d’influenza tanto elevati e dopo 24 mesi avvolti come bachi da seta in mascherine e distanze di sicurezza, il ritorno al contagio da influenza non ha stupito gli esperti, ma ha colto impreparata l’industria del farmaco.
Del resto alzi la mano chi negli ultimi due anni ha mai sentito parlare di “influenza”: sembrava sparita nel nulla, inghiottita dal girone dantesco del Covid. Ora, però, raffreddore, tosse, laringite e tracheite hanno messo in ginocchio mezza Europa in un contesto aggravato dalle difficoltà di approvvigionamento delle materie prime connesse alla Guerra in Ucraina.
La mancanza della cultura del “farmaco equivalente”
In Italia la situazione è più grave che altrove visto il malcostume tutto italiano dell’accettare a fatica i cosiddetti farmaci equivalenti. In Spagna o Francia, ad esempio, le ricette mediche non riportano il nome specifico del farmaco, ma solo del principio attivo necessario a risolvere la patologia e poi - a seconda della disponibilità del prodotto - la farmacia dispensa il medicinale più adatto alla diagnosi. In termini pratici: in Europa non viene prescritta la “tachipirina” per la febbre, ma un generico “paracetamolo”.
L’allarme AIFA
La scarsa educazione nostrana al farmaco generico ha fatto sì che l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) sia arrivata a segnalare che sui banchi delle farmacie 3.128 medicinali (di cui alcuni comunemente usati contro l'influenza) risultino carenti o non disponibili a causa di temporanea indisponibilità, cessata produzione o difficoltà produttive. I nomi più comunemente noti presenti nella lista sono Moment, Neo Borocillina, Nurofen e Spididol, principalmente antivirali o antinfiammatori e antibiotici. Ma anche Tachipirina, Efferalgan, Tachifludec e Amoxicillina.
Perché non si trovano i farmaci
A pesare sulle difficoltà produttive sono in particolare l’aumento dei costi dei materiali di confezionamento, come vetro e alluminio, e la difficile reperibilità di principi attivi. Inoltre buona parte dell’industria farmaceutica mondiale è stata delocalizzata in Asia, soprattutto in Cina, che ancora non ha ripreso il proprio ciclo produttivo pre Covid e paga dazio a lockdown e restrizioni che a quelle latitudini ancora non solo finite.
L’effetto psicosi
Va poi aggiunto un altro elemento. Lo “spauracchio da Covid” fa sì che si stia diffondendo a macchia d’olio un autentico terrore da malattia. La gente ha paura del contagio, teme che un paio di starnuti e un colpo di tosse creino il vuoto intorno e teme di venire “ghettizzata” come sorta di lanzechenecchi tacciati di essere portatori occulti di Covid non dichiarato. E così ci si imbottisce di ogni sorta di antiinfluenzale anche senza che questi sia necessario esaurendo le (già scarse) scorte.
Dietro alla carenza – reale – di farmaci da bancone si sommano, quindi, diversi elementi che partono dal contesto socio-economico che si sta vivendo a causa della guerra e arrivano alla psicosi da malattia dovuta a due anni di pandemia. E più l’allarme “carenza di farmaci” aumenta, più l’istinto all’assalto alla diligenza cresce e i farmacisti non sanno più come interrompere la spirale e tornare a riempire gli scaffali.
Ecco i farmaci introvabili
Per evitare inutili file in farmacia e permettere al sistema di riassorbire l’emergenza AIFA ha invitato i media a diffondere l’elenco dei farmaci che, per diverse ragioni, non vale la pena neppure di cercare.
Per cessata commercializzazione, quindi, è difficile trovare:
AUGMENTIN
BENACTIV GOLA
BETADINE
BIOCHETASI
CIQORIN
ENANTYUM
FASTUM
FLUIMUCIL
GAVISCON
GOLA ACTION
MAALOX
MOMENT
MOTILIUM
OKI
VENTOLIN
Per elevata richiesta in farmacia mancano:
ACETILCISTEINA HEXAL AG
ALBUMINA BAXALTA
AMOXICILLINA E ACIDO CLAVULANICO
AZITROMICINA
CLARITROMICINA
CLAVULIN
CREON
EFFERALGAN
ESOMEPRAZOLO ZENTIVA
FEMITY
FENROO
FLUVASTATINA
GAVISCON
IBUPROFENE
LANSOPRAZOLO
LISOMUCIL TOSSE MUCOLITICO
MAXALT
PARACETAMOLO MYLAN PHARMA
RIOPAN
TACHIPIRINA
TAVOR
TESTOVIRON
VICKS FLU TRIPLA AZIONE
VICKS MEDINAIT
ZINDEL
ZITROMAX.
Per problemi produttivi mancano:
ASPIRINA
ATROPINA
BENAGOL
BISOLVON TOSSE SEDATIVO
CALCIO
KETODOL
LOPERAMIDE
LORAZEPAM
MAG 2
MOMENTACT
MORFINA CLORIDRATO MOLTENI
MUCOSOLVAN
MUSCORIL
NUROFEN
PANTOPRAZOLO ZENTIVA
PLASIL
TACHIDOL
ZOFRAN.