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(ANSA)
Salute

Nobel per la Medicina 2024 a Ambros e Ruvkun

I due scienziati statunitensi sono stati premiati per gli studi sui microRNA

Il premio Nobel 2024 per la Medicina è stato assegnato, proprio stamattina, a Victor Ambros e Gary Ruvkun, biologi molecolari statunitensi, per la loro scoperta dei microRNA: minuscoli pezzetti di RNA che svolgono un ruolo di primaria importanza nella regolazione dell'attività dei geni negli animali e nelle piante.

Victor Ambros, 71 anni, nato ad Hanover nel New Hampshire, è docente di Scienze naturali all’University of Massachusetts Medical School di Worcester, mentre Gary Ruvkun (72 anni) è nato a Berkeley e insegna Genetica presso l’Harvard Medical School. Il loro lavoro risale alla fine degli anni Novanta, ed è stato incentrato sul patrimonio genetico di un piccolo verme, che si chiama Caenorhabditis elegans ed è poco più lungo di un millimetro. Al suo interno, a dispetto delle dimensioni minuscole, contiene cellule complesse e altamente specializzate che ritroviamo anche in forme di vita molto più evolute: queste caratteristiche lo rendono perfetto per studi e ricerche. Il lavoro di Ambros e Ruvkun è stato ritenuto fondamentale e meritevole del Nobel anche perché, come ha dichiarato Olle Kämpe, vicepresidente del comitato del Nobel per la fisiologia e la medicina “La scoperta fondamentale dei microRNA ha introdotto un nuovo e inaspettato meccanismo di regolazione genica. E’importante per la nostra comprensione dello sviluppo embriologico, della normale fisiologia e di malattie come il cancro”. Nonostante però numerosi gruppi di ricerca stiano lavorando a trattamenti basati sui microRNA, finora nessuno di questi è stato ancora approvato: proprio per questo motivo gli studi dei due biologi erano stati, fino a questo momento, mai tenuti troppo in considerazione dalla comunità scientifica internazionale. Ma non è la prima volta che lavori ritenuti “di nicchia”, o quasi irrilevanti, diventano improvvisamente “gamechanger” nella lotta contro malattie temibili e assurgono poi agli onori del Nobel: basti pensare all’anno scorso, quando -dopo decenni di duro e solitario lavoro nei loro laboratori, nell’indifferenza del mondo scientifico- vennero premiati Katalin Karikó e Drew Weissman per le loro scoperte sulle basi nucleosidiche che hanno consentito lo sviluppo velocissimo dei vaccini a mRna.

Il Nobel per la Medicina è il primo, quest’anno, a essere assegnato: martedì toccherà alla Fisica, mercoledì alla Chimica.

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Maddalena Bonaccorso