terza dose vaccino
(Ansa)
Salute

Ema e Aifa, si alla terza dose di vaccino

L'ente europeo del farmaco dà il suo via libera; poco dopo ecco il parere favorevole del Cts dell'Agenzia italiana. Si comincerà da immunodepressi ed Rsa forse già da ottobre

L'Ema, l'ente europeo che regolamenta l'uso dei farmaci nella Ue, compresi i vaccini contro il Covid, ha dato oggi il suo via libera alla terza dose di vaccino per le persone particolarmente fragili.

Le autorità nazionali, ha spiegato il responsabile della strategia sui vaccini dell'Agenzia, Prof. Cavalieri, «possono procedere in ogni caso con piani per somministrare dosi addizionali o richiami di vaccino, come misura proattiva per proteggere la salute pubblica, prima che una decisione da parte del regolatore possa essere presa. Questo tipo di decisioni sono pienamente comprese dall'Agenzia nel contesto di emergenza in cui siamo».

Non solo l'era ha poi confermato come nei prossimi mesi, entro la fine del 2021, verrà dato il permesso di somministrazione ed utilizzo di altri 4 nuovi vaccini contro il Covid.

Novità anche sui dati raccolti su alcuni trattamenti di cura a base di anticorpi monoclonali. L'analisi dei dati raccolti potrebbe arrivare entro ottobre.

L'apertura dell'era alla terza dose di vaccino era nell'aria e di fatto conferisce alle agenzie nazionali la possibilità di organizzarsi e gestire il programma.

L'Aifa, agenzia italiana del farmaco, si è già messa all'opera al punto che una relazione con il parere del Cts (ovviamente favorevole) per la terza dose è già pronto ed aspetta solo il via libera dal Ministero della Salute.

La priorità riguarderà i soggetti immunodepressi, le persone che hanno subito un trapianto di organo, le persone più anziane, gli ospiti delle Rsa ed il personale sanitario particolarmente esposto, in pratica chi lavora in reparti ordinari o di terapia intensiva covid.

Per questa terza dose secondo il Cts Aifa verranno utilizzati i vaccini mRna, quindi Pfizer e Moderna.

La terza dose dovrebbe essere somministrata "almeno dopo 28 giorni" dalla seconda dose per quanto riguarda i soggetti immunodepressi ed i trapiantati. Il richiamo andrebbe invece effettuato "almeno dopo sei mesi" per le altre categorie indicate, ovvero grandi anziani, ospiti delle Rsa e personale sanitario a rischio.

Il cronoprogramma prevede entro fine anno, probabilmente a dicembre, la terza dose agli anziani over 80 e all'inizio del prossimo anno, tra gennaio e febbraio, agli operatori sanitari. L'indicazione dell'Aifa di procedere partendo proprio dai più fragili è una scelta già condivisa anche in altri paesi d'Europa, come in Spagna, oppure in Israele.

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Andrea Soglio