vaccino covid dose
(Getty Images)
Salute

Vaccino Covid, chi li sta comprando, da chi e quanto si spende

I principali paesi del mondo stanno partecipando ad una corsa senza limiti per avere più dosi e prima degli altri. Italia compresa

Entro fine anno potrebbero arrivare le prime dosi del vaccino anti Covid. Lo aveva detto qualche giorno fa il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus e lo ha ribadito ieri il Ministro degli esteri Luigi Di Maio. Al momento però lo stato delle sperimentazioni dei circa 185 "candidati" vaccini è a differenti livelli di sviluppo e solo una quarantina sono arrivati alla cosiddetta fase III, ovvero quella della sperimentazione sull'uomo. Ma se la pserimentazione procede spedita lo stesso vale per la corsa dei paesi di tutto il mondo alla caccia non solo della cura migliore ma anche del maggior numero di dosi possibili.

Il vaccino Oxford-Pomezia

Tra questi c'è il celebre vaccino Oxford-Pomezia - quello prenotato dall'Italia in accordo con l'Unione Europea - che è in corso di sviluppo da parte dell'azienda anglo-svedese AstraZeneca. Si tratta di un composto sviluppato inizialmente in Italia e in via di completamento presso l'Università di Oxford. L'Europa ne ha già prenotate 300 milioni di dosi con la possibilità di aggiungerne subito altre 100 milioni non appena la sperimentazione sarà conclusa. L'obiettivo dell'UE, infatti, sarebbe quello di agire congiuntamente per poi portare a casa scorte di vaccino per 1,5 miliardi di dosi in modo da poter coprire a tappeto le fasce più deboli della popolazione di tutti i 27 Paesi membri.

Quanto costerà

Il prezzo pagato fino a ora – secondo quanto ha rivelato Reuters – è di 366 milioni di euro. Si tratta solo di indiscrezioni visto che in realtà le trattative tra industrie farmaceutiche e Governi sono private e segrete con i big del farmaco che tentano di proteggere i propri interessi tirando per la giacca le Nazioni messe in ginocchio dalla pandemia. I 366 milioni, ad esempio, non sono un anticipo per l'acquisto di dosi del futuro vaccino, bensì solo il costo della prenotazione. Se il vaccino funzionerà dovrà essere poi acquistato dagli Stati e se non funzionerà, la Commissione ha comunque pagato questa cifra ad AstraZeneca per finanziare il suo sviluppo e, come ha svelato sempre Reuters, sarebbe stato firmato anche un accordo segreto secondo cui i governi europei pagheranno, al posto di AstraZeneca per i danni eventualmente causati da effetti avversi del vaccino. Una condizione straordinaria che costituisce un'eccezione "liability directive", ovvero la norma UE secondo cui solo l'azienda è responsabile di danni provocati da ciò che produce.

USA

Negli USA il governo, prima ancora della sperimentazione, ha siglato un accordo da 1,95 miliardi di dollari per ordinare un vaccino anti-Covid sviluppato congiuntamente dalla statunitense Pfizer e dalla tedesca BioNTech. Se il potenziale vaccino si dimostrerà sicuro ed efficace nella fase 3 dei test e riceverà l'autorizzazione, Pfizer potrà cominciare a distribuire le dosi del vaccino negli Stati Uniti sotto le direttive del governo. In base all'accordo, il dipartimento alla Sanità e quello alla Difesa degli Stati Uniti riceveranno 100 milioni di dosi del candidato vaccino BNT162, che il governo intende distribuire gratuitamente agli americani. L'intesa include anche l'opzione per gli Stati Uniti di acquistare ulteriori 500 milioni di dosi a patto che il vaccino venga approvato dalle autorità di regolamentazione.


3D Corona GIF by Matthew ButlerGiphy


Russia e Cina

La Russia di Putin ha deciso, prima al mondo, di approvare il vaccino prima della sperimentazione clinica, anche se ancora non è stato distribuito, mentre in Cina sono già state somministrate le prime dosi di almeno tre diversi vaccini realizzati da altrettante aziende farmaceutiche cinesi. I vaccini, secondo quanto s'apprende sarebbero stati somministrati a dipendenti pubblici e lavoratori in settori ritenuti essenziali dal governo. Secondo informazioni raccolte dal New York Times, tra questi ci sarebbero anche gli impiegati delle stesse aziende farmaceutiche impegnate nelle sperimentazioni. Funzionari e aziende farmaceutiche hanno, però, chiarito al New York Times che la somministrazione del vaccino è su base volontaria e a carico del paziente. Una dose di un vaccino sperimentale, spiega il magazine USA, può arrivare a costare l'equivalente di circa 130 euro, una cifra che per milioni di persone in Cina equivale allo stipendio di un mese.

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Barbara Massaro