Strage di San Bernardino, la foto dei killer di ritorno dall'Arabia Saudita - Foto
Diffusa una nuova immagine della coppia all'ingresso negli Usa nel 2014. E intanto la città californiana torna lentamente alla normalità
7 dicembre
Spunta una nuova foto della coppia killer della strage di San Bernardino, in California. L'immagine, pubblicata da Abc News, mostra Syed Farook e Tashfeen Malik il giorno dell'ingresso negli Stati Uniti, il 27 luglio del 2014. La foto è stata scattata allo scalo di Chicago, al banco dell'immigrazione, dopo che i due erano arrivati dall'Arabia Saudita. Nell'immagine, il giovane compare con una barba nera e la moglie indossa una tunica nera. È la foto più recente dei due resa pubblica.
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Intanto la città di San Bernardino torna lentamente alla normalità. A cinque giorni dalla strage in cui in un centro disabili sono state uccise 14 persone, riaprono oggi la maggior parte degli uffici governativi. L'attacco aveva provocato infatti la totale chiusura delle strutture della contea ad eccezione dei servizi essenziali. Secondo una portavoce della contea, circa 20 mila persone sono state fatte rimanere a casa.
Secondo fonti ufficiali, oggi ritornano quasi tutti al lavoro fatta eccezione per gli impiegati al centro disabili teatro dell'attacco, che invece rientreranno la prossima settimana. Intanto oltre un centinaio di persone si sono riunite per una cerimonia interreligiosa in una moschea dove occasionalmente Farook andava a pregare. Mentre in un centro islamico è stato allestito un tributo in memoria delle vittime. "È triste - ha detto un membro della locale comunità musulmana - che dobbiamo incontrarci per questa ragione. È triste che solo nella morte siamo capaci di celebrare l'umanita'".
5 dicembre
Il punto
"Non ci lasceremo terrorizzare". Barack Obama sceglie il messaggio tradizionale del sabato alle famiglie per tornare sulla strage di San Bernardino dove due killer, probabilmente ispirati dall'Isis, hanno massacrato 14 persone in un centro per disabili.
Mentre in un nuovo messaggio di propaganda, lo Stato islamico plaude alla strage sostenendo che a condurre l'attacco sono stati "due soldati del califfato". "Le loro morti sono una tragedia per tutto il Paese", ha detto il presidente americano, ricordando le vittime dell'assalto, i 14 morti e i 21 feriti. Obama ha messo in guardia sul pericolo che gli Usa potrebbe essere chiamati sempre più ad affrontare: "È possibile che i due attentatori siano stati radicalizzati per compiere questo atto di terrore. Se così fosse, metterebbe in evidenza una minaccia sulla quale siamo concentrati da anni e cioé il rischio di persone che soccombano a violente ideologie estremiste".
Obama ha poi rilanciato la sua campagna per le restrizioni alla vendita di armi. "Chi è inserito nella no-fly list può entrare in un negozio e acquistare un'arma. Questo è folle. Invito il Congresso a correggere la legge". A San Bernardino "i killer hanno usato fucili d'assalto in stile militare per uccidere quante più persone possibili. E questo ci ricorda che in America è troppo facile per le persone pericolose mettere le mani su un'arma".
Gli inquirenti dell'Fbi, che indagano sulla strage di San Bernardino come "un atto di terrorismo, ritengono che i due attentatori, Syed Farook e Tashfeen Malik, non facessero parte di una cellula terroristica organizzata. Ma sugli account dello Stato islamico si moltiplicano gli elogi nei loro confronti. "Due soldati del Califfato hanno compiuto un attacco a San Bernardino, uccidendo 14 miscredenti", afferma l'organo di propaganda ufficiale dell'Isis in lingua inglese, al Bayan. Ieri, Amaq, un altro network del gruppo aveva indicato come "due sostenitori" la coppia di killer di San Bernardino. Sul fronte delle indagini, i federali hanno ancora pochi elementi. Soprattutto sulla donna, Tashfeen Malik, nata in Pakistan. Nel giorno dell'attacco, la giovane ha postato un messaggio di Facebook dove esprimeva fedeltà al califfo al-Baghdadi. È su di lei che si concentrano le indagini, ma l'Fbi ha ammesso che il suo passato rimane un mistero.
La donna si è sposata con Syed solo l'anno scorso e i due hanno avuto una bimba sei mesi fa. Vivevano con la madre di lui in un appartamento a Redland, vicino a San Bernardino, dove gli inquirenti hanno ritrovato passaporti, patenti, un libro del Corano e un arsenale, mentre il disco rigido del computer è scomparso e due cellulari appartenenti ai due sono stati trovati distrutti. Gli avvocati della famiglia sostengono che Malik era la "tipica casalinga". Indossava il burqa e seguiva strettamente le usanze musulmane. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire i suoi contatti e movimenti prima di emigrare negli Usa un anno fa, ma la vicenda e' piu' complicata del previsto anche perche' i tabulati telefonici della coppia-killer sono ora off-limits per l'Fbi dopo la chiusura del controverso programma di sorveglianza della National Security Agency (Nsa). (ANSA).
4 dicembre
19:40 L'Isis ha rivendicato la strage di San Bernardino in California. Lo riferisce al Arabiya. La rivendicazione è giunta con un comunicato ufficiale attraverso Aamaq, il network di propaganda dello Stato islamico, nel quale si afferma che "due sostenitori" dell'Isis hanno compiuto la strage. L'attacco, si afferma, "è arrivato dopo la dichiarazione degli americani che gli Usa non erano a rischio di attentati terroristici", e dopo i "sanguinosi attacchi" a Parigi e a Tunisi.
16:30 - Gli investigatori che indagano sulla strage di San Bernardino hanno trovato un legame tra la sparatoria e l'Isis. Secondo quanto riferisce la Cnn, che cita fonti investigative, Tashfeen Malik avrebbe scritto un post su Facebook in cui ha espresso sostegno al leader dello Stato islamico, Abu Bakr al-Baghdadi.
Il punto
America sotto shock per la strage di San Bernardino, in California, costata la vita a 14 persone, mentre altre 21 sono rimaste ferite. L'ennesimo massacro che mostra al mondo un Paese più che mai impotente di fronte al fenomeno della violenza delle armi da fuoco. E risveglia negli americani l'incubo del terrorismo. Una pista che anche il presidente Barack Obama non esclude, seppure a distanza molte ore dalla sparatoria nel centro disabili il movente resti ancora sconosciuto.I killer
Gli investigatori lavorano senza sosta. Tante le cose ancora da chiarire e capire, anche se il mosaico di ora in ora si compone di sempre più tasselli. I killer - uccisi dalla forze dell'ordine al termine di uno spettacolare inseguimento ripreso in diretta tv dagli elicotteri dei vari media - erano due: Syed Rizwan Farook, 28 anni, cittadino americano di origini asiatiche ed ex ispettore dei servizi sanitari dello stato della California, insieme alla moglie Tashfeen Malik, 27 anni, musulmana nata in Pakistan. Entrambi incensurati e mai nel radar dell'Fbi.
Le armi
Nella loro abitazione, nella località di Redlands, a pochi chilometri dal luogo della strage, gli agenti federali hanno trovato un vero e proprio arsenale, tra cui oltre 5 mila munizioni ed esplosivi artigianali: 12 'tubi-bomba' come quello rinvenuto nei pressi della sala conferenze dell'Inland Regional Center, teatro della sparatoria, dove era in corso un party di Natale proprio degli ex colleghi di Farook. Il congegno non è esploso - rivelano gli investigatori - solo per il malfunzionamento di un telecomando. Dettagli inquietanti, dunque, come le prime rivelazioni su Farook, che sarebbe stato 'radicalizzato' e avrebbe nel recente passato compiuto viaggi in Arabia Saudita.
Il movente
"Era in contatto telefonico e via social media con più di un soggetto legato al terrorismo internazionale", affermano fonti dell'Fbi, spiegando però che ogni riferimento al terrorismo di matrice islamica sia al momento prematuro. Piuttosto - si sottolinea - e' probabile che la radicalizzazione di Farook possa aver contribuito insieme ad altri motivi ad accendere la miccia che ha portato alla strage. Altri motivi come, ad esempio, una controversia nata nell'ambiente di lavoro. Farook infatti - raccontano alcuni testimoni - era presente alla festa di Natale dei suoi ex colleghi. Poi improvvisamente se ne sarebbe andato via infuriato, forse in seguito ad una discussione o un alterco. Sarebbe quindi tornato poco dopo con la moglie - entrambe vestiti con mimetica (lei di colore nero), passamontagna e giubbotti anti-proiettile - per compiere la strage, con fucili d'assalto e pistole. Tutte armi - si e' verificato - acquistate legalmente.
L'Isis festeggia
La loro fuga è terminata con il Suv su cui viaggiavano crivellato di colpi: ben 380 quelli esplosi dagli agenti, che non hanno lasciato scampo ai due assassini. Intanto i militanti dell'Isis sul web festeggiano: "Con l'hashtag #American_Burning hanno scritto diversi messaggi, tutti in arabo: "Tre leoni ci hanno fatto diventare orgogliosi". E ancora: "le strade della California sono piene di soldati con armi pesanti, l'America sta bruciando". Ma nessuna rivendicazione.
3 dicembre
17:00 - La sparatoria di San Bernardino potrebbe essere legata al terrorismo. Ma è anche possibile che sia legata a una lite sul posto di lavoro. Lo afferma il presidente americano, Barack Obama, rassicurando gli americani sul fatto che sarà chiarito il movente: ''Andremo a fondo alla vicenda'' e ''resteremo vigili''
07:45 - L'attacco al centro per i disabili di San Bernardino, in California, era stato pianificato. Lo ha detto il capo della polizia locale, Jarrod Burguan, il quale in conferenza stampa ha confermato che uno dei killer, Syed Rizwan, era presente alla festa di Natale organizzata in una delle sale.
La polizia non ha un movente per la sparatoria, "ma non escludiamo la pista terroristica", ha detto Burguan. Il bilancio della strage è di 14 morti e 17 feriti.
07:30 - Sono due i killer della strage al centro per i disabili di San Bernardino e non tre come indicato in un primo momento.
Lo riferisce la polizia in conferenza stampa. Entrambi, Syed Rizwan, 28 anni, e Tashfeen Malik, 27 anni, sono stati uccisi nello scontro con gli agenti dopo un inseguimento. (ANSA)
0:30 - Uno degli uomini sospettati di aver attaccato il centro disabili di Sn Bernardino sarebbe stato ucciso dalla polizia.
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2 dicembre
22:30 - Strage di massa negli Stati Uniti. Un'altra.
Teatro dell'enesima tragedia San Bernardino, in California, a circa 100 chilometri da Los Angeles, dove tre uomini pesantemente armati e mascherati sono entrati in un centro per disabili - Inland Regional Center - aprendo il fuoco e lasciando a terra almeno 14 morti e molti feriti, prima di fuggire a bordo di un Suv.
Il bilancio delle vittime, a più di tre ore dalla tragedia, è ancora preliminare - spiegano le autorità locali - e si teme possa aumentare col passare del tempo.
La polizia ha sottolineato come lo "scenario faccia pensare a un atto di terrorismo interno".
Caccia all'uomo
In tutta l'area - dove si trova anche un campo da golf - è scattata la caccia all'uomo. Mentre all'interno del centro colpito, che comprende tre edifici, è stato rinvenuto un pacco sospetto che e' stato fatto brillare dagli artificieri. Non e' ancora chiaro se si tratti di un ordigno disinnescato.
Al momento dell'irruzione dei killer sembra che nei locali dell'Inland Regional Center, specializzato in servizi sociali e nella cura di bimbi autistici, si stesse svolgendo un party di dipendenti pubblici della contea.
Attacco militare
"E' stato un attacco in stile militare", hanno affermato alcune fonti investigative. Il capo della polizia locale ha spiegato come i tre killer non abbiano improvvisato il raid nel centro ma siano giunti "preparati", ben consapevoli di dove e come colpire.
Nessuna pista viene al momento esclusa, nemmeno quella del "terrorismo interno", ha detto l'Fbi che sta indagando. "Non conosciamo ancora il movente", ha spiegato a caldo anche il presidente americano Barack Obama che, rientrato ieri da Parigi, e' stato immediatamemte informato di quanto stava accadendo a San Bernardino.
Il Congresso non vuole controllare le armi
Segue da vicino la vicenda e viene costantemente aggiornato sugli sviluppi dal consigliere della Casa Bianca per la sicurezza interna e l'antiterrorismo, Lisa Monaco. "Basta con le sparatorie. Il Congresso deve fare di più prevenire la violenza delle armi da fuoco", è stata la sua prima reazione in un'intervista alla Cbs, invocando "misure bipartisan" per garantire la sicurezza dei cittadini americani. Del resto il nuovo episodio di violenza arriva a meno di una settimana dal folle gesto di un uomo bianco che in una clinica abortista del Colorado ha ucciso tre persone, tra cui un poliziotto.
E, dati alla mano, quella di oggi dall'inzio del 2015 in America èstata la 355/ma sparatoria. "Sembra che oramai abbiamo accettato questo tipo di incidenti. Ma questa - e' lo sfogo di Obama - non puo' diventare la normalita'".
Killer bianchi
I tre killer di San Bernardino sarebbero dei bianchi. Indossavano maschere e giubotti antiproiettile - raccontano i testimoni - e vestivano abiti militari. "Un uomo armato e' entrato nel centro e ha iniziato a sparare. Ho visto corpi a terra", ha raccontato una donna che e' riuscita a sfuggire alla sparatoria, salvandosi solo perche' si e' chiusa a chiave dentro uno degli uffici. (ANSA).