Balneari sciopero 9 agosto
(Ansa)
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Settore Balneare diviso sullo sciopero: Assobalneari non aderisce

"Non è giusto penalizzare migliaia di consumatori che hanno scelto gli stabilimenti balneari italiani per le loro vacanze, riconoscendone qualità e funzionalità", affermano Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari, e Bettina Bolla, presidente de La Base Balneare con Donnedamare, spiegando la decisione delle loro associazioni di non aderire allo sciopero indetto da alcune sigle sindacali per venerdì 9 agosto. Le due associazioni, tra le più rappresentative del settore, dichiarano che le migliaia di aziende associate si asterranno dalla protesta.

Lo sciopero, organizzato da Sib Confcommercio e Fib Confesercenti, prevede una chiusura simbolica degli ombrelloni per le prime due ore della mattina. Tuttavia, secondo Licordari e Bolla, la strada per una soluzione che metta ordine nel settore passa per la difesa della mappatura realizzata dal governo italiano, proteggendola da attacchi immotivati, in particolare da parte del capo unità della direzione Mercato Interno della Commissione UE, Salvatore D'Acunto.

"Applicare in maniera arbitraria le direttive europee - sostengono i due presidenti - crea in Italia solo danni per imprese e consumatori, come dimostrato dal recente aumento del 50% dei prezzi degli ombrelloni a Jesolo". Inoltre, riportano che il maggiore gruppo italiano di forniture per stabilimenti balneari ha annunciato la cassa integrazione per 50 dipendenti a causa di un calo del fatturato del 25%.

Secondo Assobalneari e La Base Balneare, la difesa della mappatura è l'unica via per garantire una corretta applicazione della direttiva europea, che possa favorire la nascita di nuove imprese, promuovere la concorrenza, creare occupazione, e soddisfare i consumatori, sostenendo così l'intero indotto.

Anche in Versilia, il settore balneare si presenta diviso alla vigilia dello sciopero nazionale del 9 agosto. Mentre a Lido di Camaiore molti stabilimenti apriranno alle 9.30 anziché alle 7.30, a Viareggio prevale la contrarietà alla protesta, come conferma Tommaso Magnani, presidente dei balneari di Viareggio. "Non siamo d'accordo con questo sciopero, sebbene pronti a intraprendere altre iniziative se necessario", dichiara Magnani, sottolineando la necessità di chiarezza mentre si avvicina la scadenza del 31 dicembre 2024.

Nel resto della Versilia, tra Marina di Pietrasanta e Forte dei Marmi, prevale il no allo sciopero, con solo il litorale di Lido di Camaiore che si mostra più compatto nella protesta. Marco Daddio, presidente dei balneari del Lido, precisa che, pur partecipando allo sciopero, i clienti che vorranno aprire il proprio ombrellone potranno farlo liberamente, con la presenza garantita dei bagnini.

A Rimini, lo sciopero assumerà un tono più "delicato", in linea con lo spirito ospitale della Romagna. Gli stabilimenti balneari della provincia, aderenti a Sib-Fipe Confcommercio e Fiba Confesercenti, protesteranno alzando i calici insieme ai turisti intorno a mezzogiorno, spiegando loro la difficile situazione legata alle concessioni balneari. "La situazione delle spiagge è sempre più complicata", afferma Riccardo Ripa, presidente provinciale di Sib-Confcommercio, sottolineando la necessità di una legge che tuteli le imprese del settore.

Fabrizio Pagliarani, presidente provinciale di Fiba-Confesercenti, aggiunge che il caos istituzionale sta creando disorientamento anche tra i turisti, motivo per cui invece di chiudere gli ombrelloni, si è deciso di brindare insieme a loro, cercando di spiegare una situazione che "sembra una barzelletta, ma che purtroppo incide pesantemente sulle nostre attività".

In vista dello sciopero previsto per il 9 agosto, Assoutenti ha dichiarato che i gestori degli stabilimenti dovranno garantire l'accesso libero e gratuito alle spiagge, e fornire rimborsi per i servizi non goduti dai consumatori. Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti, sottolinea che lo sciopero provocherà disagi e ridurrà i servizi offerti, e che i cittadini hanno il diritto di accedere alle spiagge, beni demaniali concessi agli stabilimenti balneari.

Melluso avverte che chi ha già pagato per servizi come ombrelloni, lettini, o cabine, ha diritto al rimborso proporzionale per la durata della chiusura. Se i diritti dei consumatori non saranno rispettati, Assoutenti è pronta a intraprendere azioni legali a difesa degli utenti.

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Redazione Panorama