Lo sciopero dei trasporti lascia gli italiani a piedi
(Ansa)
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Lo sciopero dei trasporti lascia gli italiani a piedi

Dal 13 al 15 luglio lo stop di arei e treni metterà a dura provacirca 1 milione di italiani. Ecco tutti i dettagli

L’Italia stretta nella morsa del caldo dovrà fare i conti anche con lo sciopero dei trasporti previsto dal 13 al 15 luglio. Si preannunciano quindi giornate di fuoco per circa 1 milione di italiani che si metteranno in viaggio nel weekend su treni ed aerei bloccati dalle rivendicazioni delle sigle sindacali. I viaggi a rischio, per il trasporto ferroviario sono previsti a partire dalle 3 di giovedì 13 luglio alle 2 di venerdì 14 luglio. Mentre i voli con possibili ritardi e cancellazioni si prevedono per sabato 15 luglio a causa dello sciopero del personale di terra degli aeroporti. Una scelta quella dei sindacati tesa ad ottenere quanto è stato chiesto in questi mesi a livello contrattuale e che avrà un impatto molto forte soprattutto sulla circolazione ferroviaria del Paese. Ma nonostante le criticità dello sciopero non ci sarebbero ripensamenti visto quanto dichiarato dal segretario della Cisl, Luigi Sbarra dopo l’incontro tenutosi al MIT: «Mi pare che i margini non ci siano" per la revoca delle sciopero»

I treni garantiti

Sul sito di Trenitalia si annuncia che “I treni possono subire variazioni o cancellazioni” e che “lo sciopero può comportare modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione”. L’invito a tutti è di informarsi prima di recarsi in stazione. E sono in ogni caso “garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero dalle ore 6:00 alle ore 9:00 e dalle 18.00 alle ore 21.00” (qui le informazioni sui treni garantiti in caso di sciopero). Tra i canali di informazione, è disponibile il call center 800 89 20 21.

Anche Italo pubblica la lista dei treni garantiti e mette a disposizione il servizio Pronto Italo 060708.

Trenord

Per Trenord la protesta andrà avanti tra le 3 di giovedì 13 e le 2 di venerdì 14 luglio. «Pertanto - scrive l’azienda - i servizi regionale, suburbano, aeroportuale e la lunga percorrenza potranno subire variazioni e/o cancellazioni». In mancanza dei treni del servizio aeroportuale, saranno istituiti bus, senza fermate intermedie tra: Milano Cadorna e Malpensa aeroporto.

I voli

Sabato 15 luglio sarà invece una giornata difficile per il trasporto aereo. Dalle 12 alle 16 i piloti della compagnia Malta Air che opera i voli di Ryanair. Filt Cgil, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo hanno indetto la protesta unitariamente.

Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl confermano poi lo stop dalle 10 alle 18 per i lavoratori dell’handling aeroportuale. Infine dalle 10 alle 18 sciopero dei piloti e assistenti di volo della compagnia Vueling aderenti alla Filt Cgil.

Le motivazioni dei sindacati

I sindacati, per quanto riguarda Trenitalia, denunciano che «dopo la prima azione di sciopero dello scorso 14 aprile permangono le criticità nella vertenza sindacale». «Serve - spiegano le organizzazioni sindacali - un adeguato piano di assunzioni, una mitigazione dei carichi di lavoro nella programmazione dei turni degli equipaggi, favorendo la conciliazione dei tempi di lavoro con quelli della vita privata, il rilancio del settore manutenzione e ridare centralità alla rete vendita e assistenza ai passeggeri e investimenti tecnologici, crescita professionale e percorsi formativi per tutto il personale degli uffici». Per quanto riguarda Italo invece le sigle sindacali sottolineano che «la trattativa per il rinnovo del contratto, scaduto a dicembre 2021, ha subito a maggio, dopo undici mesi di serrato confronto, un brusco stop e rimane ad oggi in una fase di stallo negoziale e di distanza tra le parti, a causa dell’atteggiamento di indisponibilità e di netta chiusura da parte dell’azienda nel fornire risposte concrete alle richieste dei sindacati».

L’intervento di Salvini

«Indire uno sciopero il 13 di luglio con 35 gradi e lasciare a piedi 1 milioni di pendolari che vorrebbero andare a lavorare, non so quanto sia fare del bene al paese. Io sto cercando di mediare, domani incontro al ministero i leader sindacali, datori di lavoro» ha dichiarato il ministro Matteo Salvini, durante un convegno -«Ho il massimo rispetto per il diritto allo sciopero, le rivendicazioni salariali ma non penso sia rispettoso per il bene del Paese. Spero che si trovi un accordo in via bonaria, se non arrivasse l'accordo mi prendo l'onore e l'onere di esercitare il fatto che difendo il diritto alla mobilità di 60 milioni di italiani».

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Linda Di Benedetto