Sospesa Elena Maraga, la maestra d’asilo con profilo su OnlyFans
La decisione di sospendere l’insegnante è stata presa nelle ultime ore e ha suscitato grande attenzione nei confronti dell’opinione pubblica
La decisione era nell'aria. Elena Maraga, maestra d’asilo del trevigiano, è stata sospesa dopo aver attirato l'attenzione dei media per aver aperto un profilo su OnlyFans, un noto social per adulti. La notizia è stata confermata di recente, dopo che l’organo competente ha preso la sua decisione.
Il caso è stato sollevato da una madre che, dopo aver visto i contenuti pubblicati dalla maestra, ha scelto di segnalarlo al dirigente dell’asilo e alla responsabile del personale docente.
L'insegnante ha spiegato che l'account su OnlyFans era nato dalla necessità di avere un'entrata extra, dato che il suo stipendio di 1.200 euro al mese non le bastava a coprire tutte le spese.
La sospensione della maestra, che si definisce anche bodybuilder e influencer, è stata decisa sulla base di un codice etico adottato nel 2023, che stabilisce delle linee guida sull'uso dei social da parte degli insegnanti. Secondo questo codice, gli insegnanti non possono fare nulla che possa danneggiare il prestigio o l'immagine dell'amministrazione pubblica. Sebbene il regolamento non menzioni espressamente piattaforme come OnlyFans, include in generale tutti i social network, lasciando però spazio a possibili ambiguità.
La maestra ha risposto con dichiarazioni in cui ha chiesto una buonuscita, nel caso in cui dovesse essere costretta a lasciare il suo posto di lavoro. Elena Maraga lavora da cinque anni presso l’asilo, dove ha un contratto a tempo indeterminato.
Non mancano le voci di genitori contrari alla decisione, sottolineando le capacità professionali della maestra e la sua capacità di relazionarsi con i bambini, un aspetto che richiede molta pazienza e sensibilità. Tuttavia, la sospensione sembra essere definitiva. "Ho ricevuto tanti messaggi di supporto" ha commentato la Maraga, che ha apprezzato il sostegno ricevuto.
Resta da vedere come evolverà la situazione e se questa vicenda porterà a modifiche nel regolamento sull’uso dei social da parte degli insegnanti e degli altri dipendenti pubblici.