Stiamo diventando antisemiti? - Panorama in edicola
Episodi in aumento di violenza antisemita in Italia; Università americane sovvenzionate da Paesi arabi; il reportage dai campi profughi in Cisgiordania; gli errori fatali commessi da Israele; le sempre più frequenti evasioni dagli arresti domiciliari; la dieta imposta dall'Unione europea con innumerevoli effetti collaterali. Tutto questo nel numero in edicola dal 15 novembre
La paura di essere ebreo
Dopo la strage di Hamas, in Europa - e anche in Italia - si stanno moltiplicando gli episodi di violenza e di antisemitismo: oltraggio ai simboli della Shoah, minacce e aggressioni, stelle di David disegnate sulle case (come ai tempi del nazismo). Spesso però a soffiare sul fuoco è l'ultrasinistra.
Le mani dell'Islam sugli atenei Usa
Numerose università americane, tra le più prestigiose al mondo - Yale, Harvard, Stanford, la George Washington University -, sono sovvenzionate da Paesi arabi che ogni anno spendono miliardi di dollari per influenzare le giovani generazioni. Forse è per questo che oggi tanti studenti sono contro Israele e ostili verso gli ebrei.
Furore palestinese
L'inviato di Panorama in Cisgiordania racconta la rabbia della popolazione per l'avanzata israeliana che ora investe città e campi profughi. È proprio qui che i gruppi terroristici fanno proseliti tra i più giovani.
Errori fatali
Una serie di valutazioni sbagliate, la noncuranza degli allarmi ricevuti, scelte strategiche fallimentari e una generale "sordità" delle alte cariche nazionali, hanno fatto sì che la strategia di Hamas abbia avuto successo.
Il braccialetto delle libertà
Sono quotidiane ormai le evasioni dagli arresti domiciliari, nonostante il monitoraggio elettronico: le valutazioni dei giudici sulle esigenze cautelari spesso non si rivelano oculate.
Eurodieta (con effetti collaterali)
Importazioni da Paesi non controllati, forte impiego della chimica nelle colture, cibo sintetico ed alimenti autorizzati da indicatori come il Nutri-score... la qualità di quello che mangiamo è ormai una variabile, aumenta lo spreco e cresce l'obesità.