Terremoto: torna la paura in Emilia
Nella notte una scossa di magnitudo 5.1. Nuovi crolli e la gente è fuggita in strada. Oggi è la giornata di lutto nazionale per le vittime
Sempre nel modenese ma un po' più a nord, verso Novi di Modena, a pochi chilometri da Finale Emilia e San Possidonio. È lì che la terra è tornata a tremare. Magnitudo: 5.1. E la torre dell'orologio di Novi, è venuta giù. Mentre la gente fuggiva in strada in preda al panico.
Il terremoto è tornato, forte, alle 21.20 di ieri sera. Sempre in Emilia, sempre tra le popolazioni già terrorizzate dalle precedenti scosse che hanno abbandonato le loro tende, sono uscite in strada. Nessuna nuova vittima, nessun ferito. Ma tanta paura ancora.
Gli sfollati sono schizzati fuori dalle tendopoli e dai centri di accoglienza della zona, in alcuni dei quali è mancata la corrente elettrica per alcuni minuti. Qualcuno è caduto a terra e i sanitari sono dovuti intervenire per alcuni malori, mentre scattavano i controlli della protezione civile e delle forze dell'ordine. Ben diciannove, le scosse registrate nei minuti successivi, tutte di minore intensità.
Il nuovo colpo all'Emilia arriva dopo la prima conta dei danni ufficiale. A tirare la riga del totale (ancora parziale) è stato il commissario europeo alla politica regionale, Johannes Hahn, che, con il vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani, ha visitato le zone colpite dal sisma. ''Posso dire che si tratta di danni intorno ai 5 miliardi di euro - ha detto - Noi potremmo dare un aiuto nell'ordine di 150-200 milioni'', mentre dai ministri per lo sviluppo rurale potrebbero arrivare altri 100 milioni di euro. ''L'Europa sarà a fianco dei terremotati nell'opera di aiuto e di ricostruzione'', ha ribadito Tajani, al termine del sopralluogo aereo sulle zone colpite dal sisma.
E intanto la terra continua a tremare.