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La traveltech Mapo Tapo chiude un Round 1,15 milioni di euro: i dettagli

La startup accelerata da Argo, grazie ai nuovi capitali raccolti, vuole accrescere la propria community e sviluppare ancor di più la sua tecnologia per supportare le guide sportive locali

La traveltech Mapo Tapo, accelerata da Argo (acceleratore traveltech e turismo di CDP Venture Capital promosso dal MiTur e gestito da Zest, che co-investe nelle startup), ha chiuso un round di investimento da 1,15 milioni di euro. La raccolta di capitale ha combinato equity e strumenti di debito/grant (risorse di Invitalia e dello stesso MiTur) con l’ingresso di nuovi investitori istituzionali assieme a VeniSia. Il finanziamento è stato supportato dai partner Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center, Human Company, e Scuola Italiana dell’Ospitalità. Grazie ai nuovi capitali raccolti, Mapo Tapo vuole accelerare la crescita dei viaggiatori iscritti alla piattaforma e sviluppare ulteriormente la propria tecnologia a supporto delle guide sportive locali.

Il round di Mapo Tapo

Dopo essere stata selezionata nel primo batch del percorso Argo, Mapo Tapo ha ricevuto un follow-on di 200 mila euro in un round complessivo da 750 mila euro, con la partecipazione di Banca Finint, Doorway, Encelado Ventures e alcuni Business Angels. A questi 750 mila euro si aggiungono 400 mila euro di finanziamento provenienti da Invitalia e dal Ministero del Turismo, che ha sostenuto la startup durante la fase di sviluppo.

«L’ecosistema italiano, sebbene sia complesso, offre numerose opportunità per la raccolta di finanziamenti – ha dichiarato Daniele Calvo Pollino, CEO di Mapo Tapo – Combinare diverse fonti di investimento può risultare una strategia ideale, riducendo la diluizione; un’alternativa al classico modello americano, basato su strumenti più semplici ma valutazioni più elevate. CDP Venture Capital, Zest e il MiTur sono stati partner fondamentali, non solo dal punto di vista finanziario, ma anche strategico e operativo. Hanno contribuito a validare il nostro business model e a raffinare i processi interni». Tra i nuovi advisor e investor c’è Martino Bagini (investitore e ex-COO di Docebo), mentre rinnovano l’impegno Giuseppe Cavallaro (ex-McKinsey), Yves Warnant (impreditore seriale), e William P. Keenan (Business Angel ed ex-investitore professionale).

Di che cosa si occupa Mapo Tapo

La startup con sede a Milano connette gli appassionati di sport outdoor con viaggi sportivi in tutto il mondo. È nata a fine 2020, co-fondata e guidata da Daniele Calvo Pollino (ex-Amazon) e da Alessia Fontanari (ex-McKinsey, Doctolib), Antonio Cambise (Chief Product Officer e Go-to-Market), e Alfredo Lanzetta (Chief Technology Officer).

Ad oggi, Mapo Tapo ha organizzato viaggi per oltre 1.500 persone provenienti da 40 Paesi, con un rating Trustpilot di 4,7 su oltre 300 recensioni. L’internazionalità è uno dei punti di forza della startup, con il 60% delle vendite che proviene dall’estero.

Mapo Tapo on trips

L'obiettivo per i prossimi 12 mesi è triplicare il numero di viaggiatori sulla piattaforma. «La nostra forza è la community, che conta 100.000 appassionati di outdoor da tutto il mondo – spiega il CEO – Ora la sfida è quella di sviluppare un prodotto tecnologico che permetta alle guide locali di raggiungere gli appassionati di sport outdoor in modo capillare e personalizzato. Vogliamo offrire qualcosa di scalabile, su misura per le guide sportive e rilevante per i viaggiatori, mantenendo la community al centro». L’espansione dell’offerta prosegue, con esperienze che spaziano dai viaggi di arrampicata in Europa fino a oltre 100 esperienze di hiking, sci-alpinismo, alta montagna e freeride in tutto il mondo.

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Chiara De Zuani