Treni, salgono le vittime degli incidenti sui binari
Da Nord a Sud i morti in un anno sono quasi 100, in aumento preoccupante rispetto al periodo precedente
“Vediamo che effetto che fa!”. Poi arriva il convoglio. Veloce, troppo veloce per vedere l’effetto che fa. E di quell’ “effetto” rimane solamente una macabra frase, o a limite, un’ultima risata “muta” per il rumore del sopraggiungere del treno, lasciata in eredità a qualche compagno.
Sono in macabro aumento gli incidenti ferroviari alle persone provocati da convogli in movimento: da 86 vittime registrate nel 2014 siamo arrivati alle 98 del 2015. Persino gli incidenti ai passaggi a livello hanno subìto un incredibile picco: da 24 a 30.
Un bollettino di guerra quello che emerge dal bilancio effettuato nei 12 mesi dello scorso anno. Dei 98 casi di investimento nel 2015, 45 sono i morti, 36 feriti gravi e 17 lievi. I decessi al passaggio a livello sono stati 12.
Nella maggior parte dei casi le vittime di incidenti ferroviari, secondo l'ultimo report la Polizia Ferroviaria, sono persone "non autorizzate a permanere negli impianti ferroviari" ovvero, giovani adolescenti in cerca di nuove emozioni e di un selfie “estremo” da postare sui social, persone affette da patologie che provocano disorientamento e senza fissa dimora.
Proprio come è successo due giorni fa a Torino, dove un clochard è morto nei pressi della galleria di accesso alla stazione di Porta Susa.
Solo nel 28% dei casi le vittime di incidenti sono viaggiatori. Nel 90% dei casi le persone travolte sono uomini, per il 43% italiani, 37% extracomunitari e 17% comunitari.
I giovani i più colpiti
Ma sono i giovani i più colpiti, ragazzi che hanno un’età media tra i 20 e i 29 anni, con un incremento di incidenti del 56%, ovvero, 10 vittime in più nel 2015 rispetto all’anno precedente.
E’ successo a Napoli lo scorso 16 maggio dove una ragazza di 20 anni e morta e una sua amica è rimasta gravemente ferita mentre stavano attraversando i binari. Un mese prima a Milano, un’altra ragazza ha perso la vita mentre stava attraversando i binari con le cuffiette e la musica a tutto volume che non le ha permesso di accorgersi del sopraggiungere del Frecciarossa.
La follia dei selfie sui binari
Ma accanto alle disgrazie, c’è anche la follia, il brivido del pericolo, quello che gli adolescenti vogliono provare per scattarsi un selfie al sopraggiungere del treno. A marzo, alla periferia di Napoli, un giovane di 16 anni è stato travolto da un treno in corsa mentre stava facendo giochi di equilibrio sui binari in compagnia di un coetaneo che, per fortuna è rimasto illeso. La vittima e l’amico erano entrambi studenti di un istituto tecnico e residenti con le famiglie a San Pietro a Patierno, quartiere della periferia nordorientale di Napoli.
Hanno scavalcato una recinzione e si sono diretti sui binari, per giocare e per scattare qualche selfie temerario da postare sui social per vantarsi. La dinamica dell’accaduto è poi stata spiegata proprio dall’amico della vittima agli agenti della Polizia Ferroviaria.
Da Sud a Nord Italia , la situazione non cambia. Quasi come alla roulette russa: si sdraiavano sui binari per scattarsi selfie pochi minuti prima che arrivasse il treno per il Brennero. Per sedici minorenni che sono stati identificati e multati dalla Polizia ferroviaria di Ostiglia, in provincia di Mantova, scattarsi decine di foto con il cellulare sdraiati sui binari mentre si baciavano o giocavano, era più che un gioco: per loro era diventata una moda.
"Scattiamo, poi fuggiamo via"
Da Ostiglia a Preganziol, Venezia: il selfie sui binari con il treno alle spalle. Scattando all’ultimo istante utile. L’ultimo caso nel Trevigiano, il 10 maggio, a San Trovaso. Il macchinista del treno in transito verso Venezia ha visto due minorenni fermi sui binari. E’ riuscito a decelerare e i ragazzi a fuggire. Due giorni prima, stessa cosa, per due 16 enni sulla linea Castelfranco- Padova finito su poi su Facebook. “Ci mettiamo sui binari e aspettiamo che il treno arrivi - hanno raccontato alla polizia quattro minorenni fermati a Chioggia - poi scattiamo e corriamo via”. Pazzia.
Ma in questo bollettino di sangue, sono in aumento del 33% anche le vittime da attraversamento sui binari. Poi ci sono anche i suicidi: 135 suicidi avvenuti nel 2015 e 56 i tentativi di suicidio, per un totale di 191 casi, il 57% dei quali si è verificato in stazione o nelle immediate vicinanze.
Nel 2016, purtroppo, tra i viaggiatori, vittime dei convogli in movimento ci saranno anche quelle dell’incredibile e ingiustificabile scontro tra i due treni sulla linea ferroviaria Andria-Corato, in Puglia, dello scorso 13 luglio che ha provocato 23 morti.