Trump, nuovo attacco ai media: in un video "picchia" la Cnn
La risposta del network: "Noi continueremo a fare il nostro lavoro. Lui dovrebbe cominciare a fare il suo"
Non si placa la furia di Donald Trump contro i media. Al contrario, si intensifica. L'ultimo target è la Cnn, nell'attacco sferrato del presidente Usa che, ancora su Twitter, pubblica un video in cui lo si vede ai bordi di un ring mentre colpisce e mette "al tappeto" un uomo il cui volto è coperto dal logo dell'emittente tv.
Per realizzarlo siano state utilizzate immagini di repertorio risalenti al 2007 quando Trump - che in passato era comparso in alcuni show di wrestling - fece finta di mettere ko Vine McMahon, il Ceo della WWE (World Wrestling Entertainment, Inc) la società che gestisce il wrestling professionistico negli Usa.
Compare inoltre l'hashtag "FraudNewsCnn (#NotizieTruffaCnn) e conia anche l'acronimo #FNN, una sorta di crasi tra Fraud News (notizie truffa) e Cnn.
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Immediata la reazione del network di Atlanta: "E' un giorno triste quando il presidente degli Stati Uniti incoraggia la violenza contro i reporter", ha reagito la Cnn, "invece di prepararsi per il prossimo viaggio in Europa e l'incontro con Putin assume atteggiamenti infantili non all'altezza del suo ruolo. Noi continueremo a fare il nostro lavoro. Lui dovrebbe cominciare a fare il suo".
The FAKE & FRAUDULENT NEWS MEDIA is working hard to convince Republicans and others I should not use social media - but remember, I won....
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 1 luglio 2017
Lo stesso Donald Trump, qualche ora prima, sempre sui Twitter, aveva difeso il suo uso dei social media, spiegando: "Il mio utilizzo non è presidenziale - è moderno, da presidente dei giorni nostri". Mentre di persona, cogliendo l'occasione di un intervento al Kennedy Center davanti ad una platea di reduci, aveva ribadito: "I fake media hanno tentato di fermarmi dall'andare alla Casa Bianca, ma io sono presidente e loro no".
Il coro di critiche non tarda a farsi sentire, ancora una volta anche sul fronte repubblicano, dal quale si mobilita perfino l'ex portavoce di George W. Bush, Ari Fleischer: "Per alcuni sarà divertente. Io lo trovo di pessimo gusto. Non mi è mai dispiaciuta una buona 'battaglia' con la stampa. E' parte della nostra democrazia avere opinioni diverse. Ma questo è troppo".
Dello sdegno tra i democratici si fa portavoce la leader della minoranza alla Camera Nancy Pelosi che lancia un appello agli americani affinché respingano le "immagini violente" utilizzate "per vessare la stampa".
Il direttore del New York TimesDean Baquet definisce "indecoroso che il presidente attacchi i giornalisti perché fanno il loro lavoro e che incoraggi tanta rabbia contro i media".
Nessun commento dalla Casa Bianca e dai più stretti collaboratori di Trump che sono con il presidente nella sua residenza nel New Jersey per il weekend. L'unico a parlare è un consigliere dell'amministrazione per la sicurezza nazionale, Tom Bossert, convinto che le immagini non vengano viste come una minaccia: "Lo spero. E comunque credo che viene trattato trattato in un modo che gli dà il diritto di rispondere". E allora Trump ritwitta. Poche ore dopo la pubblicazione del video compare un nuovo messaggio: "I media disonesti non ci impediranno MAI di raggiungere i nostri obiettivi per contro del GRANDE POPOLO AMERICANO!#AmericaFirst".
The dishonest media will NEVER keep us from accomplishing our objectives on behalf of our GREAT AMERICAN PEOPLE! #AmericaFirstpic.twitter.com/jSciqzAs6G
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 2 luglio 2017