Clinton vicina alla nomination. Adesso Trump teme Cruz
Il frontrunner repubblicano ha solo 84 delegati di vantaggio sul senatore del Texas. Hillary è a meta strada e ha la demografia dalla sua parte
Dopo il turno di primarie e caucus di sabato 5 marzo — e in attesa di quello di martedì 8 marzo, con l’attenzione soprattutto sul Michigan — la corsa dei candidati democratici e repubblicani alle nomination presidenziali si è chiarita ulteriormente per la contesa Clinton e Sanders e si è invece complicata per i repubblicani.
Democratici
Hillary Clinton ha 1129 delegati. È quasi a metà strada verso la nomination. Per arrivare al traguardo servono 2383 delegati.
Bernie Sanders ne ha invece 498.
Oltre ai numeri, nettamente a favore di Clinton, c'è il fatto che Sanders — almeno in base a quando emerso fino a oggi — non riesce a convincere l’elettorato di colore e ispanico e non entra nei bacini popolari dell’elettorato democratico, per esempio i lavoratori sindacalizzati; funziona invece fra alcune fasce radicali di giovani bianchi oltre che fra i liberal istruiti degli stati a grande maggioranza bianca. Insomma, Sanders ha la demografia contro. Certo, se Sanders vincesse in Michigan martedì, alcune interpretazioni e previsioni andrebbero corrette. Anche se, non in modo sostanziale. Insomma: Clinton sarà la candidata democratica.
Father of Kalamazoo shooting victim questions Clinton, Sanders over gun control: https://t.co/MWXsCtXuyK pic.twitter.com/5RhgnPfS3O
ABC News (@ABC) 7 marzo 2016
Repubblicani
Più aperta invece la questione fra i Repubblicani.
Il 5 marzo, con le vittorie nel Caucus del Kansas e nelle primarie del Maine, Cruz ha frenato la corsa di Donald Trump. I dati sui delegati raccolti fino a oggi sottolineano ancora di più quanto i giochi fra i due siano ancora aperti:
Donald Trump ha infatti 384 delegati;
Ted Cruz ne ha 300.
Per la Nomination repubblicana servono 1237 delegati.
Difficile invece la posizione di Marco Rubio, fermo a 151 delegati e, senza un successo in una delle prossime primarie importanti, probabilmente tentato dal ritiro.
Martedì 8 marzo, i Democratici votano in Michigan (vale 147 delegati) e Mississippi (41).
I Repubblicani votano invece alle Hawaii (19 delegati) e in Idaho (32).