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Vaccini obbligatori e scuola: la mappa delle regioni

Una lista, da nord a sud, per le famiglie: dalla comunicazione scritta inviata a casa dalla Val d'Aosta alla visita domiciliare della Sicilia

Inizia la scuola e la legge sui vaccini con i suoi obblighi continua a sollevare polemiche, polveroni e prese di posizione. Una situazione di caos dove ogni regione ha previsto un approccio diverso per informare le famiglie sul da farsi nel caso non abbiano vaccinato i figli secondo le regole imposte dal Ministero. Una mappa, regione per regione indica cosa fare, come e dove.

Val d'Aosta

Dagli 0 ai 16 anni, i bambini e i ragazzi della Val d'Aosta ricevono a casa il certificato di avvenuta vaccinazione direttamente dalla Asl di competenza. A chi non è in regola invece viene inviata una lettera con le indicazioni per poter fissare un incontro con un medico che spieghi alla famiglia l'importanza delle vaccinazioni a cui seguirà l'appuntamento per il vaccino.

Piemonte

Alle 61 mila famiglie che non hanno provveduto a vaccinare i propri figli, la Regione Piemonte ha inviato lettere con gli appuntamenti per le vaccinazioni mancanti. Chi è in regola deve consegnare alla scuola i documenti in proprio possesso o l'autocertificazione utilizzando un modulo che si scarica dai siti delle Asl e della Regione o può chiedere informazioni al numero 800.333.444.

Liguria

Anche in Liguria le 55 mila famiglie inadempienti dei bambini fino a 6 anni hanno ricevuto la lettera in cui si richiede di certificare la non possibilità di far vaccinare il figlio per motivi di salute oppure di di presentarsi all'appuntamento per la vaccinazione entro il 10 settembre. Per i ragazzi più grandi è previsto un invio della lettera, successivo all'inizio della scuola.

Lombardia

Il governatore Maroni, che aveva concesso una proroga di 40 giorni per i piccoli fino a 6 anni, per un'inizio della scuola senza strappi con i ministri Lorenzin e Fedeli, ha congelato la sua decisione chiedendo ai genitori di adeguarsi alle disposizioni nazionali.

Trentino-Alto Adige

Sul sito ?FastTreC? gli iscritti al Servizio sanitario del Trentino possono scaricare i documenti sulle vaccinazioni. In Alto Adige, le Asl inviano alle famiglie l'elenco dei vaccini mancanti e la lista di quelli eseguiti. Per l'anno scolastico 2017-2018, comunque, non vi sono restrizioni che riguardano la frequenza.

Veneto

La Regione Veneto, che aveva previsto una moratoria fino all'anno scolastico 2019-2020 fa un passo indietro e si allinea alla normativa nazionale rispettando la decisione del Consiglio di Stato. In un primo momento a settembre il governatore Luca Zaia avava deciso di sospendere il decreto moratoria di due anni che avrebbe concesso un po' di respiro alle famiglie non in regola presentando la documentazione vaccinale per i bimbi da 0 a 6 anni, entro il 2019. Il provvedimento sarebbe servito a evitare la decadenza dell'iscrizione dagli asili nido e infanzia attraverso, secondo il direttore generale della sanità veneta Domenico Mantoan "indicazioni regionali in regime transitorio di applicazione della legge Lorenzin".  

Il 22 novembre la Consulta si è espressa in un'udienza pubblica in cui è stato confermato che la Corte Costituzionale ha respinto i recorsi della Regione Veneto. "Prendiamo atto di questa sentenza della Consulta, che rispettiamo. Come governatore io ho fatto solo il mio dovere, perché ho difeso un modello che esisteva da dieci anni, fondato sulla libertà di scelta e sul dialogo con le famiglie. Ora si passa alla coercizione".

Friuli Venezia Giulia

Per i genitori che devono presentare l'autocertificazione dovranno dare l'autorizzazione delle comunicazioni tra scuola e azienda sanitaria, telefonare alla Asl e prenotare i vaccini mancanti per mettere in regola il bambino.

Emilia Romagna

Dal 2016 le Asl, già in possesso degli elenchi degli iscritti, comunicano il certificato dei vaccini agli asili o convocano i non vaccinati. Quindi per i piccoli dagli 0 ai 3 anni non cambia niente. Per le materne, invece, i genitori ricevono a casa lo stato vaccinale direttamente dalla Regione che in caso di mancata vaccinazione fissa un appuntamento.

Toscana

Regione Toscana, Ufficio scolastico regionale e Anci comunicano direttamente con le scuole che devono inviare alle aziende sanitarie i dati dei propri iscritti. Quindi le famiglie che hanno già vaccinato i figli non devono presentare o richiedere alcuna documentazione. Chi non è in regola invece viene contattato dalle Asl.

Marche

La Regione scrive alle famiglie dei bambini e ragazzi non in regola e invita i genitori a prenotare per un appuntamento. Chi è già in regola, invece, deve scaricare il modulo per l'autocertificazione dal sito della Regione Marche e consegnarlo a scuola.

Umbria

Tutte le famiglie ricevono direttamente a casa i certificati delle vaccinazione dei ragazzi fino a 16 anni. Chi non è in regola deve contattare l'Asl ed entro il 10 settembre far vaccinare i figli fino a 6 anni mentre entro il 31 ottobre i più grandi della scuola dell'obbligo.

Lazio

La scuola comunica direttamente con la Asl chi è in regola con le vaccinazioni le relative certificazioni. Sul sito dell'azienda sanitaria è possibile scaricare l'autocertificazione necessaria per chi deve ancora mettersi in regola.

Abruzzo

In attesa che il garante della privacy dia il via libera perché dirigenti scolastici e Asl possano scambiarsi le informazioni sugli alunni, la regione Abruzzo segue le regole dell'obbligo vaccinale imposto per legge.

Molise

Anche la Regione Molise si limita a seguire le procedure previste dalla legge Lorenzin. Unica differenza la pubblicazione di un vademecum per le famiglie in cui sono elencati obblighi e tempi previsti per la frequenza dei diversi cicli scolastici.

Campania

Le Asl della Campania hanno messo a disposizione delle scuole il database dell'anagrafe vaccinale dei bambini e dei ragazzi dagli 0 ai 16 anni. Chi non è vaccinato deve seguire le procedure previste secondo la legge.

Puglia

I nomi degli iscritti che non hanno presentato regolare certificato vaccinale vengono comunicati dalla scuola alla Regione Puglia che, incrociando i dati dei bambini con le Asl, la quale rimanda agli istituti gli elenchi dei bambini in regola o meno. Ogni alunno ha un colore: verde per chi è vaccinato, giallo per chi deve completare i cicli dei richiami, rosso per chi non è in regola. I bambini che devono vaccinarsi ricevono una comunicazione direttamente dall'Asl che fissa l'appuntamento per il vaccino.

Basilicata

La Regione comunica alle famiglie quali sono, nel caso, i vaccini mancanti e le invita a mettersi in regola prenotando direttamente le vaccinazioni. Ai genitori dei bambini che invece hanno fatto tutte le iniezioni viene suggerito di fare un'autocertificazione con l'elenco dei vaccini eseguiti.

Calabria

La Regione Calabria segue lo schema previsto dalla legge Lorenzin, anche se per snellire le procedure, si sta attendendo il via libera per cui le scuole possano comunicare direttamente alla Asl (e viceversa) i nome dei ragazzi inadempienti.

Sicilia

Le Asl della Sicilia verificano e contattano le famiglie dei bambini non vaccinati. A chi non si presenta all'appuntamento viene inviato un medico a domicilio per verificare il motivo di tale inadempienza prima che scattino le sanzioni amministrative.

Sardegna

In Sardegna è concessa l'autocertificazione da parte delle famiglie che sono in regola. Previste entro marzo dell'anno prossimo le verifiche sulle dichiarazioni dei genitori anche se si stima che non saranno in molti gli inadempienti poiché, come noto, la Regione ha una copertura piuttosto alta.


(Questo post è stato aggiornato il 22 novembre 2017)

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Chiara Degl'Innocenti