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ANSA/ANGELO CARCONI
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Virginia Raggi verso il processo per falso e abuso d'ufficio

La procura di Roma ha notificato al sindaco l'atto che prelude il rinvio a giudizio per la vicenda delle nomine di Salvatore Romeo e Renato Marra

Una giornata, quella di oggi, che potrebbe rimanere impressa e segnare una svolta nella storia politica di Virginia Raggi. Alla prima cittadina è stato infatti notificato il 415 bis, l'atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio.

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Rischia quindi il processo la Raggi, con un'accusa di abuso d'ufficio e falso nella vicenda delle nomine in Campidoglio dei funzionari Salvatore Romeo e Renato Marra.

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Secondo la procura di Roma, al sindaco capitolino è da addebitarsi il reato di abuso d'ufficio nella nomina del capo della sua segreteria politica, Salvatore Romeo, indagato con la stessa accusa, che si è poi dimesso. Con tale provvedimento, di fatto, nell'estate del 2016 Romeo vide il suo stipendio passare da 39 mila e 110 mila (scesi poi a 93 mila dopo l'intervento dell'Autorità nazionale anticorruzione) euro lordi l'anno.

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A proposito della nomina di Renato Marra a capo del dipartimento Turismo del Campidoglio, Raggi è accusata di falso in atto pubblico (mentre è stata chiesta l'archiviazione per l'accusa di abuso d'ufficio) per aver dichiarato che aveva deciso lei da sola ogni dettaglio di tale scelta, senza consultare l'allora capo del personale del Campidoglio Raffaele Marra, fratello di Renato, che è già imputato anche per corruzione insieme all'imprenditore Sergio Scarpellini, rischia per la nomina del fratello un nuovo procedimento per abuso d'ufficio.

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Luciano Lombardi