Vitalizi, cosa sono e come funzionano con la nuova legge
Approvata alla Camera, ricalcola con il metodo contributivo i vitalizi a parlamentari e consiglieri regionali. Ma al Senato potrebbe bloccarsi
Mercoledì 26 luglio 2017 la Camera dei deputati ha approvato la legge - che prende il nome di Matteo Richetti, Pd - che ricalcola con il metodo contributivo i vitalizi di parlamentari e consiglieri regionali. Hanno votato a favore il Pd, il M5S e la Lega, Fdi. Sinistra italiana e Scelta civica. Ora il provvedimento passa al Senato: sarà più difficile farla passare, vista la maggioranza più risicata e alcuni malumori dentro il Pd.
Vitalizi, cosa sono?
Si chiamano vitalizi le rendite concesse a parlamentari e consiglieri regionali che cessano dalla carica. È previsto in base a un meccanismo del 1954 che queste rendite non tengano conto né delle somme effettivamente versate di parlamentari per la previdenza né di quanto tempo siano rimasti in carica. Anche una permanenza molto breve dava diritto al vitalizio.
Le regole sui vitalizi erano state definite appunto nel 1954 dagli Uffici di presidenza della Camera dei deputati e del Senato, secondo quanto previsto dal principio della autodichia: il potere di autorganizzazione interna del Parlamento.
Nel 2012 poi, gli Uffici di Presidenza della Camera e del Senato - sulla base appunto del potere di autodichia - avevano trasformato il vitalizio in una vera pensione, con alcuni dei meccanismi previsti per i lavoratori, "normali". Si aveva il primo pagamamento della pensione al compimento dei 65 anni per i deputati di prima nomina e dopo 4 anni e 6 mesi di legislatura. Per i deputati con più legislature, la pensione sarebbe arrivata scalando dai 65 anni ogni anno di legislatura effettuato.
Cosa cambia se la nuova legge viene approvata anche dal Senato
IL METODO CONTRIBUTIVO
Se e quando la legge Richetti verrà approvata anche dal Senato, dopo il via dato dalla Camera il 26 luglio 2017, comporterà un sostanziale cambiamento: viene infatti stabilito il ricalcolo, anche retroattivo, dei vitalizi dei parlamentari e dei consiglieri regionali che non sono più parte delle assemblee nelle quali sono stati eletti (scadenza, dimissioni ecc.) con il metodo contributivo.
Gli uffici di Camera e Senato e quelli delle Regioni faranno i calcoli necessari al ricalcolo in base alle nuove regole. Se le Regioni non procedono al taglio, la legge ne prevede uno "automatico" pari al 50%. Il taglio stimato, rispetto ai vitalizi attuali, va dal 20 al 40% a seconda delle situazioni.
DIRITTO ALLA PENSIONE: LEGGE FORNERO
La nuova legge prevede che ai parlamentari venga applicata la legge Fornero relativa alla maturazione del diritto alla pensione: partirà, come per tutti i lavoratori dipendenti, seguendo le previsioni della riforma pensionistica. Questa disposizione sarà però applicata a partire dalla prossima legislatura, non ai deputati attuali.
NESSUN CUMULO
La legge Richetti stabilisce poi che vitalizi e trattamento pensionistico vengano bloccati nel caso il beneficiario rientri in Parlamento o in un Consiglio regionale.
Quanti sono i vitalizi
Attualmente i vitalizi erogati sono 2600 per gli ex parlamentari. Non è chiaro quanti siano quelli per gli ex consiglieri regionali.
Quanto costano oggi i vitalizi
Si è calcolato che il Parlamento spenda circa 200 milioni di euro all'anno per i vitalizi. Le Regioni invece ne spendono circa 175 milioni all'anno.
Vitalizio medio
Il vitalizio medio dei parlamentari scenderebbe da 56.830 euro all'anno a 33.568.
Risparmi
Con la legge Richetti si arriverebbe a risparmiare: 83 milioni di euro nel 2018, 80 nel 2019, 76,7 nel 2020. Le Regioni ne risparmierebbero 60 milioni all'anno.
Retroattività Uno degli argomenti forti di chi è contrario alla nuova legge sui vitalizi - alla Camera Forza Italia non ha partecipato al voto, Mdp si è astenuto e Ap ha votato contro, ma anche nel Pd ci sono molte voci di dissenso - è la dubbia costituzionalità dell'applicazione retroattiva del ricalcolo, che, dicono, oltre a modificare un diritto acquisito, rappresenterebbe anche un precedente applicabile in futuro anche ad altri lavoratori.
Retroattività
Uno degli argomenti forti di chi è contrario alla nuova legge sui vitalizi - alla Camera Forza Italia non ha partecipato al voto, Mdp si è astenuto e Ap ha votato contro, ma anche nel Pd ci sono molte voci di dissenso - è la dubbia costituzionalità dell'applicazione retroattiva del ricalcolo, che, dicono, oltre a modificare un diritto acquisito, rappresenterebbe anche un precedente applicabile in futuro anche ad altri lavoratori.
Esempi di "vitalizi"
Oggi Antonio di Pietro prende 3.702 euro di vitalizio, con la nuova legge arriverebbe a 2.221; Massimo D'Alema da 5.532 a 3.314. Emma Bonino da 6.715 a 4029. Clemente Mastella da 6.939 a 4.164.