Vladimir Putin in Italia, tra incontri ufficiali e appelli alla pace
Dalla richiesta a Renzi di ritirare le sanzioni fino all'incontro con Berlusconi, la giornata del leader russo in Italia - FOTO
Si è chiusa all'aeroporto di Fiumicino con l'incontro con Silvio Berlusconi la visita a Roma di Vladimir Putin. La giornata del presidente della Federazione russa è stata segnata dal ritardo sulla tabella di marcia, accumulatosi già dalla mattinata con l'arrivo all'Expo.
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Posticipato di oltre un'ora infatti il colloquio con Papa Francesco e quello con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
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Putin ha attraversato la capitale, scortato da un lungo corteo di auto - almeno 12 tra delegazione e agenti di scorta -: prima si è recato in Vaticano e poi al Quirinale dove ha avuto un faccia a faccia con il capo dello Stato di circa 50 minuti nello studio del presidente alla Vetrata.
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Quello tra Mattarella e Putin è infatti il primo incontro ufficiale tra i due presidenti, durante il quale Putin ha ricambiato l'accoglienza al Colle invitando il nostro capo dello Stato in Russia. Sono molti i temi discussi tra i due presidenti, viene raccontato, primo fra tutti la crisi in Ucraina, ma anche i nodi del terrorismo e dell'immigrazione nel Mediterraneo, con la necessità di una stabilizzazione politica della Libia. Su quest'ultimo punto il capo dello Stato avrebbe sottolineato il ruolo molto importante della Russia soprattutto in sede Onu.
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Sulle sanzioni alla Russia invece, viene riferito, Mattarella avrebbe posto l'accento sulla necessità di proseguire sulla strada del dialogo con la Russia. Terminato l'incontro Putin si è diretto all'aeroporto di Fiumicino per incontrare il vecchio amico Berlusconi. Il leader di Forza Italia e il presidente russo, che non si vedevano da quasi un anno, non si sono lasciati scappare infatti l'occasione di 'fare due chiacchiere tra due amici di lunga data', occasione che è stata anche questa in balia del ritardo accumulato. Già a metà giornata era stata esclusa, infatti, la possibilità di una cena a palazzo Grazioli e si era optato per un luogo riservato ma facile da raggiungere sopratutto per il presidente russo ansioso di tornare nella sua Mosca. Ecco allora la scelta della sala del cerimoniale di Stato all'aeroporto di Fiumicino, dove Putin è atterrato nel pomeriggio, e dove Berlusconi lo ha atteso per un'ora e mezza. Berlusconi ha aspettato l'amico Vladimir all'ingresso dell'ala dedicata ai vip, accogliendolo con un lungo abbraccio e una stretta di mano, poi il colloquio riservato, durante il quale il leader azzurro ha assicurato a Putin il sostegno del centrodestra affinché terminino le sanzioni contro la Russia.
Putin in Italia tra Expo e Renzi