Office per iPad, le cinque cose da sapere
Cosa include, quanto costa, come funziona, a chi può essere utile il pacchetto della Microsoft per il tablet della Apple
Era il grande assente sui tablet della mela morsicata, è una delle app in grado di vantare il maggior numero di tentativi d’imitazione. Tanti spudorati, alcuni riusciti, altri molto meno. Tutti ovviamente non autorizzati. Ma ora Office, quello vero, è disponibile per iPad. Microsoft ha preso atto che non era più possibile ignorare la nutrita platea della tavoletta per eccellenza. Ecco dunque, in sintesi, quello che c’è da sapere sul nuovo atteso arrivato.
CHE COSA INCLUDE
La sezione Office su iTunes si articola di fatto in quattro app autonome: Word, Excel e PowerPoint, oltre a OneNote, un blocco di appunti digitale. Il pacchetto è disponibile in 29 lingue e 135 mercati, Italia inclusa.
QUANTO COSTA
Scaricare tutte oppure solo alcune delle app non costa niente. È gratis. Come pure è gratis visualizzare documenti e fogli di calcolo, oppure riprodurre una presentazione già elaborata altrove. Per avere accesso all’intero processo creativo, per modificare immagini, dati, caratteri e formattazione dei testi, occorre pagare. Bisogna sottoscrivere oppure avere già un account Office 365. Il costo del pacchetto Home Premium, pensato per tutta la famiglia, è di 10 euro al mese oppure 99 euro per un anno ed è valido su 5 Pc o Mac e fino a 5 tablet. Include inoltre 20 gigabyte di archiviazione nel cloud di Microsoft per ogni componente del nucleo familiare (fino a quattro persone) e 60 minuti di telefonate su Skype al mese. L’account Office 365 garantisce inoltre le ultime versioni del software su Pc, Mac e dispositivi mobili.
COME FUNZIONA
Prima di tutto è fondamentale sapere che ha bisogno di un iPad con a bordo iOS 7.0 (e successivi aggiornamenti). Se per un motivo qualsiasi siete rimasti fermi a una versione precedente, non potete utilizzarlo. Detto questo, le prime prove – approssimative, siamo pur sempre a poche ore dal rilascio – sembrano suggerire che Microsoft abbia fatto le cose per bene. Non bisogna dimenticare che parliamo di un dispositivo full touch, che l’esperienza non sarà mai paragonabile a quella ottenibile con una tastiera completa di un notebook o del computer di casa, comunque la resa è più che credibile.
Il punto di forza, senza dubbio, è che la formattazione rimane la stessa su tutti i dispositivi. Se si effettua una modifica sull’iPad – non solo di un testo o di alcuni dati, ci mancherebbe la piena coerenza non fosse garantita – ma anche di tagli di foto, animazioni e affini, avrà un aspetto identico quando si accederà al file su una macchina da scrivania. Redmond batte forte su questo tasto e non lo fa a caso. Con molte applicazioni gemelle, una visualizzazione in linea con i propri desideri, soprattutto dopo una modifica in mobilità, non era così scontata.
Per il resto, i menu di modifica, le transizioni, le tendine, ricordano quelle della versione desktop, dunque è facile prendere familiarità. Alcune funzioni, invece, sono quelle tipiche dell’iPad e di iOS 7 (per esempio, l’esportazione di un documento è identica all’invio di una foto dal menu immagini verso un destinatario di posta). Bonus per la schermata «Inizio» («Home»), che mostra subito le funzioni principali. Inoltre, la modifica delle foto, usando le dita per ruotarle, sistemarle sulla pagina e così via, è ancora più comodo di quanto siamo abituati a fare con il mouse.
IL BELLO DEL CLOUD
Office ha un numero impressionante di utenti: oltre un miliardo. Utenti che hanno molti dispositivi. L’integrazione con OneDrive, il servizio cloud di Microsoft, è piena e completa. Si può iniziare a lavorare su un documento sul pc, ripescarlo dal tablet, poi dal telefonino, di nuovo sul computer fisso o portatile. La app mostra in automatico l’ultima versione del documento su cui si sta lavorando, per ricominciare dal punto esatto dell’ultima modifica. E l’editing può essere condiviso tra più autori, per aumentare la produttività. Niente di nuovo, è vero: ma l’ingresso del diffusissimo iPad, rinforza parecchio la catena.
PER CHI È INDICATO
La risposta non è scontata. Tutto sommato, siamo riusciti a sopravvivere senza Office per iPad per tutti questi anni. Cloni a parte, di cui si diceva all’inizio, non mancano le alternative di livello. A cominciare da quelle proposte dalla stessa Apple. E però, se da tempo lavorate con Word, Excel o PowerPoint, o anche tutti e tre, apprezzerete il vantaggio di ritrovare impostazioni, menu e sottomenu che vi sono familiari. Tirerete un bel sospiro di sollievo quando vi accorgerete che quei documenti, prima illeggibili o quasi con la funzione anteprima del tablet, ora hanno l’aspetto con il quale sono stati concepiti. Su questi elementi, inclusa la forza di uno dei brand più forti di tutta la storia, fa leva la Microsoft per convincerci che Pages e i suoi fratelli non sono poi niente di così speciale.