Oppo Find X3, la leggerezza ha incontrato la potenza. Il prezzo e tutti i dettagli
Le cose da sapere sui nuovi tre modelli della serie. Dal Pro 5G, che cattura e mostra immagini fino a 1 miliardo di colori, al Neo 5G e Lite 5G, dalle prestazioni avanzate e i costi contenuti. Sempre con grande enfasi all'eleganza e al design
Ossessionati dalla voglia di strafare, di condensare una sovrabbondanza di funzioni, di moltiplicare i sensori delle fotocamere e allargarsi sul fronte dello schermo, i produttori dei moderni smartphone top di gamma se ne escono fuori con modelli massicci, che in tasca fanno sentire la loro stazza, nell'uso con una mano sola si allontanano e parecchio dai territori della comodità.
Find X3 Pro 5G, l'ultimo arrivato in casa OPPO (assieme ai modelli Neo e Lite, ne parliamo più sotto), è l'eccezione: colpisce innanzitutto per il suo peso più che ragionevole, 193 grammi, e lo spessore pari a 8,26 millimetri. Numeri a parte, è un ottimo compromesso tra forma e prestazioni, tra un ingombro sensato e l'eccellenza che lo accende. Perché lo schermo non è ridotto, niente affatto, ma è un display leggermente curvo ai lati da 6,7 pollici, con una frequenza d'aggiornamento adattiva da 120Hz, una luminosità che arriva a 1.300 nit per sfidare lo schiaffo del sole più potente, una risoluzione QHD+ (3216x1440). Di nuovo, cifre a parte, i colori sono brillantissimi, scorrere tra immagini, video, pagine web e contenuti social divento un piacere.
Però, secondo il produttore, il principale salto di qualità riguarda la resa cromatica: il telefono ha «una precisione di livello professionale», che gli consente di restituire fino a 1 miliardo di colori. Di catturarli con le sue fotocamere da 50 megapixel, in modo da fermare il mondo, o almeno la porzione che più ci interessa, e rivederlo con una varietà sovrabbondante, esagerata, di sfumature.
Le fotocamere, peraltro, rappresentano e denotano la cifra stilistica del prodotto, di nuovo sul piano dell'eleganza e la discrezione: non sporgono, non si prendono tutta la scena, se ne stanno in armonia su un lato in alto dell'oggetto. Possiamo sbilanciarci: dai rendering e dalle prime impressioni sembravano qualcosa di già visto, dal vivo sono, in una parola, bellissime. Equilibrate, per niente invasive. Esaltate dall'effetto specchiato, dal gioco di riflessi che il telefono imbastisce con la luce.
OPPO
Gli occhi sono quattro, tre più grandi, uno di dimensioni minori, su due la firma è di Sony, garanzia di esperienza e qualità nel comparto. Nello specifico, abbiamo due sensori principali da 50 megapixel, uno da 13 e uno da 3 megapixel. Che lavorano di concerto per panoramiche e ingrandimenti sui dettagli precisi, indovinati. In particolare, mentre molta concorrenza dimostra una certa ossessione per lo zoom, con risultati relativi, OPPO promette le migliori immagini ultra-wide rispetto a qualsiasi competitor. Prospettive che abbracciano 110 gradi senza nessuna distorsione, così quando il paesaggio si allarga o si hanno smanie di bloccare pezzi ampi d'infinito, non si rimane delusi.
All'inverso, il Find X3 Pro 5G è capace d'intercettare frammenti minuscoli con nitidezza. O, più prosaicamente, non attirarsi maledizioni se vogliamo postare su Instagram lo scatto di un minuscolo soprammobile o del condimento in un piatto particolarmente riuscito.
Lato video, l'azienda cinese conferma la sua vocazione a superare la maggiore difficoltà che li accompagna: che siano decenti pure quando le situazioni d'illuminazione si fanno proibitive. Dunque, al di là di 4K, HDR, altri numeri e sigle roboanti, conta il lavoro silente dell'intelligenza artificiale che rende chiaro, in automatico, quello che tenebre hanno scurito.
A livello di dotazioni hardware, ci si muove nell'orbita del meglio: gli speaker sono stereo, di serie c'è la tecnologia Dolby Atmos per dare al suono un effetto immersivo; il processore è lo Snapdragon 888, che sovrintende tutte le operazioni, dalla connettività accelerata in 5G, al Wi-Fi 6, fino a una gestione oculata della batteria. Ha 4.500 mAh, si ricarica molto velocemente. Con l'adattatore da 65W, generoso nelle dimensioni e presente in confezione, recupera il 40 per cento dello stato di forma in appena 10 minuti; in modalità wireless si spinge a 30W, che vuol dire una ricarica completa in meno di un'ora e mezza.
OPPO merita un plauso anche per via dell'interfaccia, che continua a migliorare di generazione in generazione e rendere piacevole, fluida, intuitiva, l'interazione con lo smartphone. Siamo lontani dalle incertezze degli inizi, qui c'è una certa grazia, che collima con quella fisica. Per la cura estetica, non solo per la leggerezza del prodotto, frutto di una lunga e scrupolosa lavorazione.
Quanto ai prezzi e alle disponibilità, tutta la serie arriva nelle prossime settimane nei negozi online e offline e presso gli operatori di telefonia. Nello specifico, OPPO Find X3 Pro 5G sarà disponibile a un prezzo consigliato al pubblico di 1.149 euro nei colori Gloss Black e Blue. Ha 12 giga di ram e 256 giga di spazio d'archiviazione, una telecamera frontale da 32 megapixel.
«Questo smartphone rappresenta una nuova pietra miliare nel nostro viaggio, per la sua capacità di catturare e mostrare un miliardo di colori e per la ricarica superveloce. Ma noi la tecnologia non è solo una lista di caratteristiche, ma un insieme di prodotti e servizi che possono aiutare a vivere meglio la vita. Ci interessa il risvolto umano della tecnologia» spiega Scott Zhang, Overseas Business Lead di Oppo, durante una conferenza stampa digitale organizzata dopo la presentazione del Find X3 Pro.
L'azienda, pochi giorni fa, ha annunciato il traguardo del primo milione di telefoni venduti in Italia in poco più di due anni dal debutto nel nostro Paese. Più che un punto d'arrivo, sembra la partenza di un percorso parecchio ambizioso: «Vogliamo diventare il principale produttore di smartphone Android del mondo nei prossimi cinque anni. Desideriamo, soprattutto, prima di tutto, consolidare la nostra credibilità».
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Un gradino sotto ecco Find X3 Neo 5G, che costerà 799 euro e sarà venduto nei colori Starlight Black e Galactic Silver, con la medesima ram e lo stesso spazio d'archiviazione del Pro. Qui lo schermo è leggermente più piccolo, da 6,55 pollici, la frequenza di aggiornamento si spinge fino a 90Hz, c'è sempre un set di quattro fotocamere (la principale, da 50, è sempre firmata Sony; completano il comparto quelle da 16, 13 e 2 megapixel), mentre quella frontale resta da 32.
Scende il peso, a 184 grammi, si riduce ulteriormente lo spessore, a 7,99 millimetri. Il processore è sempre Qualcomm, il comunque ottimo 865, ancora con il 5G di serie come il nome stesso suggerisce. Com'è facile capire, siamo di fronte a una soluzione di livello per chi vuole affrontare una spesa più contenuta. Il design, peraltro, è piacevole, con il comparto fotografico che si ritaglia un piccolo rettangolo sul retro, con i tre sensori principali uno sull'altro a trasmettere un concetto di ordine, di armonia. Mentre i colori della scocca danzano con la luce dando vita ad effetti cromatici continuamente cangianti.
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Chiude la serie il Find X3 Lite 5G, che arriva nei colori Galactic Silver, Astral Blue e Starry Black e costerà 499 euro. L'esatto opposto di un modello entry level, definirlo tale sarebbe semplicemente sminuirlo: il display, come pure nel caso del Neo, è un Oled, stavolta da 6,4 pollici e sempre a 90Hz. Cala ancora un poker in fatto di fotocamere (68, 8, 2 e 2 i megapixel), più i 32 della frontale che assicura selfie definiti. Il peso scende fino a 172 grammi, lo spessore è il medesimo del Neo, la batteria è da 4.300 mAh (nel Neo è da 4.500 come nel Pro). C'è ancora un Qualcomm, lo Snapdragon 765G, rimane la ricarica superveloce da 65W, per ridargli un pieno d'energia in un baleno.
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