Roma, Colosseo
ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Panorama D'Italia

Panorama d'Italia a Roma e il ritratto economico della Regione, tra luci e ombre

Un Lazio a due velocità, quello che ottimista che non molla, e quello delle polemiche politiche e dei problemi della Capitale

C’è un Lazio che produce, che s’ingegna, che ha ritrovato anche l’ottimismo per cercare il lavoro dove non c’è, dietro l’altro Lazio, quello delle continue polemiche politiche e di una capitale straordinaria, amatissima, ma senza dubbio piena di problemi.

E’ il ritratto a tinte forti che emerge dagli ultimi dati economici della regione, che faranno da sfondo - da mercoledì 26 settembre prossimo - agli eventi della "tappa" di Panorama d’Italia a Roma.

"Negli ultimi anni le imprese del Lazio hanno saputo dare un contributo fondamentale alla crescita della nostra regione - osserva il Presidente di Unindustria, Filippo Tortoriello, tra i relatori del panel che il 27 mattina discuterà delle dinamiche e delle condizioni della ripresa in corso - grazie agli investimenti in innovazione e in ricerca e grazie anche alla maggiore apertura ai mercati esteri, rendendo Roma e il Lazio più competitive a livello globale. Ora i dati sulla prima parte del 2018 evidenziano un leggero calo, ma vanno inquadrati in un’ottica di medio periodo, considerando anche le tensioni commerciali a livello internazionale, il rallentamento di alcuni nostri partner e il clima di incertezza generale che grava sui programmi di investimento e sulla domanda di lavoro delle imprese".

Infatti, sulla scia del rallentamento dell’economia nazionale ed europea, anche Roma e il Lazio nella prima metà del 2018 sembrano avanzare a un ritmo meno vigoroso rispetto al 2017, anno di forte ripresa per l’economia regionale.

Il commercio con l’estero nel semestre gennaio-giugno 2018 segna una flessione delle esportazioni laziali del 2,3%, legata principalmente alla contrazione delle vendite di autoveicoli e più in generale al calo della domanda tedesca e cinese di prodotti regionali.

Questa flessione fa comunque seguito alla fase di forte crescita registrata nel 2017 (+17,2%), quando l’export è aumentato più del doppio della media nazionale (7,4%), portando il Lazio ai primi posti per contributo all’incremento delle esportazioni nazionali.

Lavoro e turismo

Passando all’andamento del mercato del lavoro, l’occupazione aumenta del +1,2% nel secondo trimestre del 2018), leggermente al di sotto della media italiana, mentre il tasso di disoccupazione sale dall’11,7% all’11,9%, ponendosi al di sopra del livello nazionale (10,7%).

Quest’ultimo fenomeno si spiega in parte con l’ingresso nel mercato del lavoro della popolazione inattiva, vale a dire il passaggio di un consistente gruppo di persone da una condizione di scoraggiamento ad una di ricerca attiva del lavoro (-4,3% gli inattivi nel Lazio, a fronte del -2,9% nazionale).

Il turismo internazionale, anche nell’anno in corso, mantiene un ritmo di crescita intenso: rispetto al 2017 gli arrivi registrano una variazione positiva del 7,2%, molto più ampia del dato nazionale (+2,6%).

In crescita anche la spesa complessiva (+6,8% contro il 4,6% italiano) e la spesa giornaliera dei turisti stranieri, che sale a 111 euro (+3,1% rispetto al primo semestre 2017).

Inoltre, con il 20% delle presenze italiane (31,3 milioni di turisti) il Lazio si conferma la prima regione per numero di pernottamenti.

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Sergio Luciano