C’è un Lazio che produce, che s’ingegna, che ha ritrovato anche l’ottimismo per cercare il lavoro dove non c’è, dietro l’altro Lazio, quello delle continue polemiche politiche e di una capitale straordinaria, amatissima, ma senza dubbio piena di problemi.
E’ il ritratto a tinte forti che emerge dagli ultimi dati economici della regione, che faranno da sfondo – da mercoledì 26 settembre prossimo – agli eventi della “tappa” di Panorama d’Italia a Roma.
“Negli ultimi anni le imprese del Lazio hanno saputo dare un contributo fondamentale alla crescita della nostra regione – osserva il Presidente di Unindustria, Filippo Tortoriello, tra i relatori del panel che il 27 mattina discuterà delle dinamiche e delle condizioni della ripresa in corso – grazie agli investimenti in innovazione e in ricerca e grazie anche alla maggiore apertura ai mercati esteri, rendendo Roma e il Lazio più competitive a livello globale. Ora i dati sulla prima parte del 2018 evidenziano un leggero calo, ma vanno inquadrati in un’ottica di medio periodo, considerando anche le tensioni commerciali a livello internazionale, il rallentamento di alcuni nostri partner e il clima di incertezza generale che grava sui programmi di investimento e sulla domanda di lavoro delle imprese”.
Infatti, sulla scia del rallentamento dell’economia nazionale ed europea, anche Roma e il Lazio nella prima metà del 2018 sembrano avanzare a un ritmo meno vigoroso rispetto al 2017, anno di forte ripresa per l’economia regionale.
Il commercio con l’estero nel semestre gennaio-giugno 2018 segna una flessione delle esportazioni laziali del 2,3%, legata principalmente alla contrazione delle vendite di autoveicoli e più in generale al calo della domanda tedesca e cinese di prodotti regionali.
Questa flessione fa comunque seguito alla fase di forte crescita registrata nel 2017 (+17,2%), quando l’export è aumentato più del doppio della media nazionale (7,4%), portando il Lazio ai primi posti per contributo all’incremento delle esportazioni nazionali.
Lavoro e turismo
Passando all’andamento del mercato del lavoro, l’occupazione aumenta del +1,2% nel secondo trimestre del 2018), leggermente al di sotto della media italiana, mentre il tasso di disoccupazione sale dall’11,7% all’11,9%, ponendosi al di sopra del livello nazionale (10,7%).
Quest’ultimo fenomeno si spiega in parte con l’ingresso nel mercato del lavoro della popolazione inattiva, vale a dire il passaggio di un consistente gruppo di persone da una condizione di scoraggiamento ad una di ricerca attiva del lavoro (-4,3% gli inattivi nel Lazio, a fronte del -2,9% nazionale).
Il turismo internazionale, anche nell’anno in corso, mantiene un ritmo di crescita intenso: rispetto al 2017 gli arrivi registrano una variazione positiva del 7,2%, molto più ampia del dato nazionale (+2,6%).
In crescita anche la spesa complessiva (+6,8% contro il 4,6% italiano) e la spesa giornaliera dei turisti stranieri, che sale a 111 euro (+3,1% rispetto al primo semestre 2017).
Inoltre, con il 20% delle presenze italiane (31,3 milioni di turisti) il Lazio si conferma la prima regione per numero di pernottamenti.