Paolo Borsellino: 5 libri per non dimenticare
A commemorazione dalla strage di via D’Amelio, ecco alcuni titoli per mantenere viva la memoria del giudice ucciso dalla mafia
Era il 19 luglio 1992, alle ore 16.58, quando un rombo sconvolse una normale giornata di via D’Amelio, a Palermo. Una Fiat 126 imbottita con cento chilogrammi di esplosivo detonò uccidendo il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta: Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano, Claudio Traina e Walter Eddie Cosina.
Erano passati solo 57 giorni dalla strage di Capaci, in cui perse la vita l’amico e collega Giovanni Falcone. Due morti che scossero una troppo sopita società civile e che ora, a venticinque anni di distanza, ricorda quegli uomini e la loro opera come simboli di una lotta che è possibile, e soprattutto irrinunciabile.
Ecco allora il nostro omaggio alla memoria di Paolo Borsellino, in cinque libri.
Il vile agguatoFeltrinelli
Il vile agguato, di Enrico Deaglio
L’omicidio del giudice palermitano rappresenta uno dei lati più oscuri della storia italiana. Certo, si è trattato di mafia, ma la verità ancora non è certa, coperta da una patina vischiosa di presunte e inconfessabili trame. C’è di mezzo anche lo stato? I servizi deviati? Personalità politiche ancora oggi in attività? Deaglio tenta di rimettere ordine tra i pezzi di un mosaico che sembra irrisolvibile.
Il vile agguato. Chi ha ucciso Paolo Borsellino. Una storia di orrore e menzogna
di Enrico Deaglio
(Feltrinelli)
167 pagine
Da che parte starePiemme
Da che parte stare, di Alberto Melis
Disse Borsellino: “Se la gioventù le negherà il consenso, anche l'onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo”. Alberto Melis si rivolge dunque ai più piccoli, raccontando loro l’infanzia dei due magistrati, con l’aiuto dei ricordi delle loro sorelle, Maria Falcone e Rita Borsellino.
Da che parte stare. I bambini che diventarono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
di Alberto Melis
(Piemme)
128 pagine
Volevo nascere ventoMondadori
Volevo nascere vento, di Andrea Gentile
Anche questo libro è dedicato ai giovani e si tratta di un romanzo che ha per protagonista la diciassettenne Rita, costretta a trasferirsi a Roma per scappare dalla mafia che le ha sottratto la famiglia. Ma l’incontro inaspettato con il magistrato Paolo Borsellino le permette di riprendere in mano la propria vita. Rita si fa coraggio, sentendosi finalmente al sicuro, e decide di raccontare tutto quello che sa a colui che in poco diventa “lo zio Paolo”; ma il “Mostro” è in agguato. Nella realtà la giovane protagonista si chiamava Rita Atria, testimone di giustizia dal destino infelice, profondamente legata a Borsellino. Anche lei è diventata un simbolo della lotta possibile.
Volevo nascere vento. Storia di Rita che sfidò la mafia con Paolo Borsellino
di Andrea Gentile
(Mondadori)
142 pagine
Oltre il muro dell'omertàBUR
Oltre il muro dell'omertà, di Paolo Borsellino
Si tratta di un testamento etico fondamentale. Dagli aspetti più tecnici, come il traffico di droga, il riciclaggio, i pentiti, fino a profonde riflessioni su giustizia e legalità e a toccanti ricordi di Giovanni Falcone: sono gli ingredienti di questo saggio, in cui Borsellino descrive la sua guerra alla mafia.
Oltra il muro dell'omertà. Scritti su verità, giustizia e impegno civile
di Paolo Borsellino
(BUR)
242 pagine
Le ultime parole di Falcone e BorsellinoChiarelettere
Le ultime parole di Falcone e Borsellino, di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone
Una raccolta di interventi, interviste e discorsi dei due magistrati palermitani, una collezione preziosa pubblicata cinque anni fa in occasione del ventennale delle stragi, ma ancora molto attuale. Un volume utile, per riascoltare le voci dirette dei due colossi della lotta contro Cosa Nostra.
Le ultime parole di Falcone e Borsellino
di Paolo Borsellino
(Chiarelettere)
118 pagine