Perché la Ue colpisce Google con una multa da 4,3 miliardi di euro
Violazione di regole antitrust nell'uso di Android per cementare il dominio nei motori di ricerca che garantisce uno strapotere nella raccolta di pubblicità e ostacola l'innovazione
La commissione europea ha comminato a Google il 18 luglio una multa di 4,3 miliardi di euro per abuso di posizione dominante.
La sanzione è in relazione all'impiego del sistema operativo Android per ostacolare la concorrrenza.
Secondo l'Unione europea, Google ha usato Android per imporre ai produttori di telefoni, e quindi agli utenti, i propri servizi di ricerca, realizzando così un sostanziale monopolio della pubblicità collegate al search.
Se si tiene conto che Android è installato su quasi l'86% degli smartphone, si può avere un'idea di cosa significhi questo "quasi monopolio" di Google.
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Fine of €4,34 bn to @Google for 3 types of illegal restrictions on the use of Android. In this way it has cemented the dominance of its search engine. Denying rivals a chance to innovate and compete on the merits. It’s illegal under EU antitrust rules. @Google now has to stop it
Margrethe Vestager (@vestager) 18 luglio 2018
Margarethe Vestager, commissaria europea alla concorrenza, ha spiegato che Google ha usato Android per "cementare il proprio dominio come motore di ricerca", impedendo ai rivali la possibilità di innovare e di competere; pratica illegale secondo le regole antitrust dell'Unione europea.
Secondo Verstager, Google usa tre metodi per approfittare della posizione dominante nei sistemi operativi per smartphone:
- impone ad alcuni produttori di telefoni di preinstallare Google Search (come possiamo verificare ogni volta che compriamo un telefono con Android) come sistema di ricerca "preferito" e il browser Chrome, come condizione per poter avere anche la licenza d'uso di Play Store - che è praticamente l'unico strumento per scaricarsi le app;
- impedisce ad altri produttori di caricare Google Search o Play Store su telefoni con versioni di Android non approvati da Google. In pratica impedisce a chiunque di sviluppare delle fork del sistema operativo;
- paga alcuni produttori e operatori di rete per installare Google Search sui telefoni in via esclusiva, escludendo così gli altri motori di ricerca.
Google ha ora 90 giorni per mettere fine a queste "condotte illegali", altrimenti potrebbe essere ulteriormente colpita (o meglio, la società capogruppo Alphabet sarebbe colpita) da multe fino al 5% del suo fatturato quotidiano, per ogni giorno di ulteriore violazione delle regole Ue.
Nel 2017 la Commissione europea colpì Google con una multa di 2,4 miliardi di euro per abuso di posizione dominante nell'impiego di Google Search per favorire il proprio sistema di comparazione dei prezzi nell'e-commerce.