Peter Hook in Italia per celebrare i Joy Division e i New Order
Il leggendario bassista e cantante si esibirà il 7 aprile a Roma e il 9 aprile a Bologna
I Joy Division hanno indicato la strada ai Nirvana e ai Radiohead
Dopo i fasti della Swingin’ London degli anni Sessanta, la piovosa e grigia Manchester è diventata negli anni Ottanta la capitale della musica inglese, grazie a gruppi del calibro di Joy Division, New Order e Stone Roses.
I primi due sono strettamente collegati tra loro, in quanto i quattro componenti dei Joy Division, Ian Curtis, Peter Hook, Bernard Sumner e Steve Morris, strinsero un patto solenne: se uno di loro fosse uscito dal gruppo, gli altri tre avrebbero dovuto cambiare nome e genere musicale. A causa della morte, il 18 maggio 1980, del frontman Ian Curtis, che si impiccò nel bagno di casa, dopo un anno di pausa nacquero i New Order, che nel 1983 pubblicheranno Blue Monday, il loro capolavoro, oltre che il singolo 12 pollici più venduto di sempre.
I Joy Division sono stati uno dei gruppi più influenti della new wave e del post punk, osannati dai Nirvana e dai Radiohead, una band imprescindibile per capire l’evoluzione del rock a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta.
L'eredità dei Joy Division e dei New Order è portata avanti ancora oggi da Peter Hook, lo storico bassista delle due band, che tornerà in Italia, insieme ai The Light, per 2 concerti, il 7 aprile al Quirinetta di Roma e il 9 aprile all'Estragon, all'insegna dei brani cantati da Ian Curtis e da Bernard Sumner in Substance.
Vediamo insieme tutte i 10 brani cult dei Joy Division. [Cliccare su Avanti]