Ecco i primi poliziotti robot. Sembrano più R2-D2 che Robocop
Altro che Robocop, K5 è una specie di R2-D2 capace di sorvegliare intere zone, lanciare allarmi e raccogliere dati su ogni minaccia per la sicurezza
Il primo avvistamento risale a tre settimane fa, circolavano attorno al perimetro della sede californiana di Microsoft, lentamente, grossi bussolotti ultratecnologici a metà tra un R2-D2 di Star Wars e un Dalek di Dr. Who. Si muovevano su rotelle e a una prima occhiata non si sa se prenderli sul serio o pensare a uno scherzo.
Per quanto ridicolo possa sembrare, si tratta di un nuovo prototipo di robot di sorveglianza, il Knightscope K5, progettato per coadiuvare il lavoro delle forze dell’ordine in qualsiasi situazione. Esatto, un robot poliziotto, e nonostante non sia dotato di armi da fuoco e abbia un aspetto tutt’altro che antropomorfo, è la cosa più vicina a Robocop che possiamo sperare di vedere quest’anno.
È alto all’incirca un metro e mezzo, pesa 150 chili ed è dotato di speaker, microfoni, telecamere, scanner laser e altri sensori. Il suo compito è sostanzialmente quello di perlustrare una zona, passando in rassegna targhe (riesce a memorizzarne 300 al minuto), fonti di calore, odori insoliti e composti chimici nell’aria e nel terreno.
Naturalmente, è anche in grado di controllare il comportamento umano. Mettiamo che K5 individui un uomo che tenta di scassinare una vetrina: la prima cosa che farà sarà registrare ogni input derivante dalla situazione, immortalando la scena con telecamere e registratori audio; le registrazioni verranno subito inviate alla centrale che potrà decidere come intervenire.
Il robot di sorveglianza K5 non è naturalmente in grado di catturare un ladro, o di sedare una rivolta, ma è in grado di fornire alla polizia le informazioni necessarie a intervenire. Inoltre, considerando le polemiche di questi giorni scatenate dalla sentenza di Ferguson, potrebbe essere utilizzato (se mai ci sarà la volontà politica di farlo) per controllare anche l’operato delle stesse forze dell’ordine.
K5 è inoltre in grado di lanciare un potente allarme sonoro ed è dotato di un bottone sull “testa” che può essere utilizzato da chiunque per chiedere aiuto.
Per ora esistono solo 7 esemplari di K5, ma Knightscope sta lavorando con il settore privato e pubblico per dotare edifici e luoghi pubblici di questo tipo di sorveglianza robotica.
L’obiettivo dichiarato di Knightscope è quello di dotare le forze dell’ordine e le aziende private di uno strumento per controllare e ottenere dati su una determinata situazione. Ma è più probabile che, almeno all’inizio, K5 possa fungere più come deterrente per malintenzionati che come aiuto-detective 2.0.