I premi Gran Guinigi a Lucca Comics & Games 2017
I migliori fumetti e fumettisti dell'anno passato secondo la manifestazione più grande del settore
Quest'anno Lucca Comics & Games, la principale manifestazione italiana dedicata al fumetto e all'intrattenimento, ha annunciato in anticipo i vincitori dei premi Gran Guinigi, che verranno consegnati nel corso dell'evento.
“Ghirlanda” di Kramsky e Mattotti
Miglior Graphic Novel: "Ghirlanda" di Jerry Kramsky e Lorenzo Mattotti, pubblicato da Logos Edizioni.
La storia di un popolo e della famigliola che ne mette in crisi l'equilibrio, e della loro ricerca di salvezza nei meandri del sogno e del loro mondo fantastico, raccontata in uno squisito fumetto in perenne movimento e metamorfosi.
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“Palla” di Paolo Bacilieri
Miglior Fumetto Breve: "Palla" di Paolo Bacilieri, pubblicato da Hollow Press.
Nel 1996, in un fosso in provincia di Milano, Fabrizio trova una misteriosa palla che comunica telepaticamente, e decide di portarla via con sé. All’incirca duemila anni fa, in Galilea, un Cristo risorto e uscito dal sepolcro incontra Maria e poi i suoi seguaci. Bacilieri giustappone ed interseca due brevi storie surreali, offrendoci un inquietante mix di alienazione, fantascienza, religione ed amore.
“Ut” di Roi e Barbato
Miglior Serie: "Ut" di Corrado Roi e Paola Barbato, pubblicato da Sergio Bonelli Editore.
Ut è una creatura mascherata, elementare, feroce e infantile, che si muove in uno scenario post-apocalittico, dove la civiltà umana è scomparsa e il mondo è popolato da nuove specie governate dai loro bisogni primordiali, in sei criptici albi horror realizzati da due colonne portanti di Dyland Dog, il disegnatore Corrado Roi e la sceneggiatrice Paola Barbato.
Sara Colaone per “Leda”
Miglior Disegnatore/Disegnatrice: Sara Colaone per "Leda. Che solo amore e luce ha per confine", scritto da Francesco Satta e Luca De Santis, e pubblicato da Coconino Press.
Leda Rafanelli è stata un'intellettuale anticonformista della prima metà del Novecento, anarchica e musulmana.
Nel disegnare la sua impegnativa biografia, Colaone fa dialogare il proprio stile con l'epoca e gli immaginari della storia, costruendo splendide tavole piene di energia espressiva, intense e coinvolgenti.
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Gabi Beltrán per “Storie del Barrio”
Miglior Sceneggiatore/Sceneggiatrice: Gabi Beltrán per "Storie del Barrio" disegnato da Bartolomé Seguì e pubblicato da Tunué.
È dura crescere in mezzo alla miseria, l’alcolismo e la criminalità. “Storie del barrio” è una cronaca a fumetti impietosa e agrodolce di un’adolescenza difficile negli anni ’80 a Palma di Maiorca. In una quindicina di racconti disegnati con tratto essenziale, tra furti, abusi e violenze di vario tipo, il protagonista cerca di capire come funziona la vita e trovare una via di fuga grazie all’amore per la lettura e per il disegno.
Joyce Farmer per “Special Exits”
Miglior Autore Unico/Autrice Unica: Joyce Farmer per "Special Exits", pubblicato da Eris Edizioni.
Una coppia di anziani vive l'ultima fase della propria esistenza e la figlia si occupa di loro, accompagnandoli. Joyce Farmer è riuscita a raccontare un'esperienza personale così emotivamente intensa rimanendo lucida e persino divertente, trattando tematiche impegnative con schiettezza e umanità, evitando luoghi comuni e falsi pudori.
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Canicola per “L’uomo senza talento” di Tsuge
Premio Stefano Beani per un'iniziativa editoriale: Canicola Edizioni per "L’uomo senza talento" di Yoshiharu Tsuge.
Producendo fumetti dal secondo dopoguerra agli anni Ottanta passando dal realismo alla sperimentazione, all'autobiografia, Tsuge è considerato una figura di culto in Giappone ma è stato tradotto poco o nulla nel resto del mondo, complice la sua poca voglia di avere ancora a che fare con il mondo del fumetto.
È quindi notevole che la piccola casa editrice Canicola sia riuscita a portare in Italia “L’uomo senza talento”, un'opera sull'alienazione carica di significato e particolarmente interessante nell'attuale momento storico.
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“Niger” di Leila Marzocchi
Premio Speciale della Giuria:"Niger" di Leila Marzocchi, pubblicato da Coconino Press.
Sei albi usciti nel corso di dieci anni per completare il racconto della crescita e della metamorfosi di un essere misterioso, protetto e sostenuto da una comunità di animali in un bosco. Ispirata dalle atmosfere del fumetto americano del primo Novecento, Marzocchi ha creato una fiaba in scratchboard, delicata, divertente e inquietante al tempo stesso.
José Muñoz
Premio Yellow Kid al Maestro del Fumetto: José Muñoz.
Coautore con Carlos Sampayo del noir atipico “Alack Sinner”, della serie “Nel Bar”, delle biografie di Carlos Gardel e Billie Holiday e di tanti altri racconti drammatici e visionari, José Muñoz è uno dei più grandi disegnatori contemporanei. Grazie a un tratto distorto e grottesco e un uso magistrale e potente del bianco e nero, ha lasciato un segno indelebile nella storia del fumetto.
Si ringrazia Nicola D'Agostino per la collaborazione nella realizzazione dell'articolo.