Pretty Woman
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Pretty Woman compie 25 anni: le battute cult

Il 23 marzo 1990 usciva la commedia romantica destinata a diventare icona pop. Rievochiamo alcune frasi ormai nella memoria di molti

Pretty Woman, uno dei film più popolari di tutti i tempi che valse a Julia Roberts un Golden Globe e la nomination all'Oscar come miglior attrice, compie 25 anni. Era il 23 marzo del 1990 quando usciva la commedia romantica destinata a diventare icona della cultura pop.

Sebbene non sia riconosciuto dalla critica come un capolavoro, il film di Garry Marshall stregò il pubblico incassando oltre 463,4 milioni di dollari nel mondo e 178 milioni negli Usa, cifre record superate solo da Mamma, ho perso l'aereo, Ghost e Balla con i Lupi. Fiaba moderna, protagonista è una Roberts allora ventiduenne nei panni di Vivian, prostituta di Hollywood che si innamora di Edward Lewis, spregiudicato uomo d'affari miliardario interpretato dal già famoso Richard Gere.

Riviviamo Pretty Woman in alcune delle sue battute cult (sceneggiatura di J.F. Lawton)...

Quella fortunella di Cenerentola...

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Memorabile il dialogo tra Vivian (Roberts) e la sua collega di strada Kit De Luca, interpretata da Laura San Giacomo della serie tv Just Shoot Me! (1997-2003).

Kit: "Tu fammi un solo esempio di una che conosciamo alla quale è andata bene".
Vivian: "Vuoi un esempio? Vuoi che ti faccia un nome? Vuoi che ti dica un nome insomma, uno qualunque?".
Kit: "Sì, uno. Me ne basta uno".
Vivian: "Dio, che ossessione sono i nomi… quel gran c**o di Cenerentola!".

Il ritardo è soggettivo

Vivian: "Sei in ritardo".
Edward che stenta a riconoscerla: "Sei bellissima".
Vivian: "Non sei in ritardo".

Shopping spudorato

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Edward accompagna Vivian a comprarsi un esorbitante guardaroba e invita il direttore del negozio Hollister, interpretato da Larry Miller, a essere gentile e deferente con Vivian visto che sta per spendere una sfacciata somma di denaro.

Hollister: "Mi scusi signore, esattamente per sfacciata somma di denaro, che intendeva... disinvolta o diciamo spudorata?". 
Edward: "Spudorata diciamo".
Hollister: "Quanto mi piace quest'uomo".

L'opera e le budella

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Edward porta Vivian all'opera.

Edward: "La reazione della gente che vede l'opera per la prima volta è molto drammatica... o l'amano o la detestano. E se l'amano, l'amano per sempre, altrimenti impareranno ad apprezzarla ma non la sentiranno mai veramente".

A spettacolo concluso.
Una signora vicina di palco: "Le è piaciuta, sì, l'opera, cara?".
Vivian: "Oh, mi si sono aggrovigliate le budella".

Trattamento da prostituta

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Vivian racconta a Edward il suo sogno ricorrente da bambina, cercando di fargli capire come vorrebbe che diventasse il loro rapporto.

Edward: "Non ti ho mai trattato come una prostituta". E si allontana.
Vivian: "Lo hai appena fatto". 

Hollywood, la città dei sogni

Sul finale da sogno Edward, che soffre di vertigini, si arrampica verso l'appartamento di Vivian.

Edward: "E che succede dopo che lui ha scalato la torre e salvato lei?".
Vivian: "Che lei salva lui!".

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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